Economia

Investitori milionari: cala la propensione al rischio. C’è paura di scottarsi

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I ricchi investitori americani si apprestano a vivere un 2022  all’insegna della cautela. La propensione per ogni tipo di investimento è ora inferiore a quella registrata la scorsa primavera. Colpa delle valutazioni troppo alte, che fanno pensare alla presenza di bolle diffuse in tutto il mercato.

È quanto indica un recente sondaggio della CNBC, condotto su un campione di 750 americani con un patrimonio investibile di $ 1 milione, da cui emerge che il sentiment degli investitori facoltosi, per quanto orientato al rialzo, resta decisamente cauto.

Con la Federal Reserve che ora prevede tre rialzi dei tassi d’interesse nel 2022, tutti gli asset sono sotto osservazione. Primofra tutti quello immobiliare, che ha enormemente beneficiato dei tassi vicini allo zero.

Investitori prudenti nel 2022

In generale, quello che emerge dal sondaggio CNBC è un calo dell’entusiasmo e un indebolimento generale della propensione al rischio nonostante i nuovi record dell’S&P 500 (+30% circa da inizio anno, ieri a 4.786 punti) e del Dow Jones Industrial Average (+20% a 36.398 punti), che proseguono la corsa snobbando l’impennata dei contagi da COVID.

La percentuale di milionari che affermano che aumenteranno gli investimenti è diminuita in ogni singola classe di attività, comprese azioni, investimenti immobiliari, investimenti alternativi, investimenti internazionali e metalli preziosi.

Divisi i pareri sul fronte economico: il 41% dei milionari afferma che l’economia si rafforzerà l’anno prossimo, contro il 35% che afferma che si indebolirà. Poco più della metà, o il 52%, dei milionari si aspetta che l’S&P 500 chiuda il 2022 con un guadagno del 5% o più.

“Le valutazioni sono alte e le persone sono nervose”, ha affermato Lew Altfest, CEO di Altfest Personal Wealth Management. “I nostri clienti hanno paura, ma nessuno di loro è sul punto di uscire”, ha detto. “Non hanno il coraggio di tirarsi fuori”.

Tredici anni in una corsa e dopo un forte aumento della volatilità lo scorso anno che è stato risolto con lo stimolo del governo e la Fed che stampava più soldi, “c’è spazio limitato per salire, quindi forse è il caso di togliere il piede dall’acceleratore” ha affermato Doug Boneparth, presidente di Bone Fide Wealth.