Cresce il numero di amministratori delegati preoccupati di perdere il loro posto di lavoro nel 2022. Sono il 72%, secondo un sondaggio condotto dalla società di consulenza AlixPartners, a fronte del 52% dello scorso anno. Una preoccupazione che nasce dalla continua emergenza sul fronte delle pandemia. Ma non solo. Carenza di manodopera, interruzioni della catena di approvvigionamento, inflazione sono citate alla base dell’incertezza sul futuro del proprio lavoro.
Tra gli intervistati, il 94% dei dirigenti ha affermato che i propri modelli di business dovrebbero dunque essere rivisti entro tre anni. Il picco dell’ansia del CEO coincide con i principali cambiamenti nel panorama aziendale dall’inizio del 2020, poiché le aziende devono far fronte a interruzioni della catena di approvvigionamento, carenza di manodopera e inflazione.
“Si tratta di un dato sorprendentemente alto”, ha detto il CEO di AlixPartners Simon Freakley, commentando i dati del sondaggio in un’intervista a Bloomberg. “Forze dirompenti nella supply chain o e il mercato del lavoro si manifestano tutte contemporaneamente”.
Il sondaggio AlixPartners è stato condotto tra 3.000 amministratori delegati e dirigenti di alto livello in 10 settori sparsi in tutto il mondo (Nord America, Europa, regione Asia-Pacifico e Medio Oriente).
Da che cosa nasce la paura di perdere il posto di lavoro
Il sondaggio ha rilevato che l’80% dei dirigenti teme che la carenza di manodopera in corso sarà permanente, mentre il 77% ha affermato che le azioni intraprese per affrontare i problemi della catena di approvvigionamento non sono state abbastanza efficaci. Solo il 3% ha citato il virus COVID-19 stesso come la principale fonte di preoccupazione.
Finora queste preoccupazioni non hanno tuttavia trovato riscontro nella realtà. Secondo una ricerca di Challenger, Gray & Christmas, le partenze dei CEO negli Stati Uniti, indipendentemente dal fatto che siano stati licenziati o appena in pensione o trasferiti a lavori diversi, sono aumentate solo dell’1,1% fino a novembre rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nettamente sopra la media il settore della tecnologia: in questo comparto, nel 2021 le partenze sono aumentate del 17% rispetto allo scorso anno. Complessivamente si è trattato di 126 CEO. Tra i più grandi nomi della tecnologia che hanno deciso di lasciare il ruolo di CEO spiccano Jeff Bezos e Jack Dorsey rispettivamente numero uno e fondatori di Amazon.com e Twitter.