Immobili: compravendite in crescita, oltre 260mila nel secondo trimestre
Nel II trimestre 2021 l’indice destagionalizzato delle compravendite accelera la crescita già rilevata negli ultimi due trimestri del 2020 e nei primi tre mesi del 2021, dopo il calo registrato tra gennaio e giugno 2020 per l’insorgere della pandemia e delle misure adottate per il suo contenimento.
Così l’Istat secondo cui le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari ammontano a 214.804 nel I trimestre 2021 (+6,1% rispetto al IV trimestre 2020 e +36,7% su base annua) e a 263.651 nel II trimestre (+5,1% rispetto al trimestre precedente e +76,0% su base annua). Il 94,7% delle convenzioni stipulate nel II trimestre riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (249.587), il 5,0% quelle a uso economico (13.144) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (920).
Rispetto al II trimestre 2020, le transazioni immobiliari aumentano del 75,4% nel comparto abitativo e dell’87,7% in quello economico, accelerando la crescita su base annua già evidenziata nel I trimestre (rispettivamente +37,2% e +29,3%). La crescita tendenziale osservata nel II trimestre interessa tutto il Paese sia per l’abitativo (Isole +94,1%, Sud +87,8%, Nord-ovest +78,2%, Centro +72,0% e Nord-est +60,9%; piccoli e grandi centri: +82,9% e +66,7%) sia per l’economico (Isole +128,2%, Nord-ovest +94,2%, Sud +85,6%, Centro +82,3%, e Nord-est +73,1%; piccole e grandi città: +89,1% e +85,8%).
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.