Milano arranca in scia a discesa Wall Street, oltre -4% STM e Interpump
Giornata difficile per Piazza Affari. Dopo una prima perde di seduta relativamente tranquilla, il Ftse Mib ha accelerato al ribasso e segna circa -1% a quota 27.347 punti in scia alla pronunciata debolezza di Wall Street (-1,7% S&P 50, -2,4% Nasdaq). A pesare sono i timori di un’ ulteriore fiammata dell’inflazione e, di conseguenza, di una Fed più aggressiva. I tassi dei Treasury a 10 anni hanno superato l’1,8% per la prima volta dal gennaio del 2020. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che la Federal Reserve alzerà i tassi sui fed fund quattro volte quest’anno e inizierà a ridurre il bilancio prima del previsto.
Il sell-off èpronunciato sui tecnologici pesa su STM che cede il 4,3% circa. Molto male a -4% circa anche Intermpump.
Si segnala il +1,05% di Enel che si riavvicina ai 7 euro con le ultime indicazioni stampa che vedono il governo al lavoro per ulteriori stanziamenti per 3 mld di euro per ridurre il peso dell’aumento delle bollette. Gli analisti non si aspettano impatti rilevanti per le società del settore energia.
Tra i segni meno si segnala il -1% circa di Interpump. Il ceo Montipò teme più la pandemia e i possibili impatti sui lockdown piuttosto che l’inflazione, gestibile con incrementi prezzo. Sul target strategico di 2 mld di euro di vendite, Montipò vede un obiettivo raggiungibile nel 2023 rispetto al consensus di fatturato di 1,57 mld al 2021 e 1,85 mld al 2022. A detta degli analisti di Equita l’obiettivo è alla portata considerando che ci sarà molto probabilmente ulteriore M&A.
Quasi -2% per Ferrari dopo l’annuncio della nuova struttura organizzativa volta a rendere la società più pronta a cogliere le prossime opportunità. “Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari”, ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari.
Breaking news
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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