“Negli equilibri politici mondiali, l’India supererà la Cina”. Nei rapporti dell’Italia, e dell’Italia nell’ambito dell’Europa, con l’India serve un “salto di qualità che non riguarda solo l’economia, ma riguarda il ruolo complessivo del gigante asiatico negli equilibri mondiali di oggi e, soprattutto, di domani”. Lo sostiene l’europarlamentare Gianni De Michelis. Secondo l’ex ministro degli Esteri, che ieri partecipa al convegno “Italia-India: quale partenariato per il futuro”, organizzato dall’Ipalmo, di cui è presidente, è bene infatti tenere conto di “un’economia che è destinata a svilupparsi e che ha alle spalle il peso demografico di un miliardo di umani e farà sì che nei prossimi anni, come succede già per la Cina, l’India sarà uno dei motori globali”. Ma, soprattutto, sottolinea De Michelis, gli europei devono concentrarsi sul “peso politico che l’India andrà ad assumere, in quanto è la più grande economia del mondo”. Il monito che arriva dall’ex capo della diplomazia italiana è che “uno dei limiti della cosiddetta politica di internazionalizzazione dell’Italia è una visione miope e ristretta, puramente economicistica del problema”. Sembra evidente che l’asse degli equilibri mondiali si sta spostando dal rapporto transatlantico al rapporto transpacifico, esemplifica De Michelis. “Occorre superare i ritardi che si sono prodotti nelle relazioni ecomiche e politiche con l’India da parte dell’Italia”, commenta il presidente della Commissione Esteri della Camera, Umberto Ranieri. Dello stesso avviso il ministro per il Commercio internazionale, Emma Bonino: “L’India rappresenta un mercato “dalle enormi potenzialità”, ma finora è stato poco valorizzato dall’Italia.