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PIAZZA AFFARI
AL RALLY FINALE

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Un’altra fine d’anno con il botto? Per la settima volta nelle ultime nove stagioni, Piazza Affari potrebbe confermare la cabala del rally di San Silvestro. Non è mai bene investire guardando lo specchietto retrovisore, ma la performance dei primi giorni di dicembre (+1% l’S&P/Mib) e l’impostazione tecnica del nostro indice sembrano lasciare pochi dubbi su una prosecuzione del trend al rialzo del listino. E le ricorrenze non sono finite.

Sempre osservando l’indice delle blue chip dal 1998, a una performance positiva nel mercato nel mese di gennaio, per ben 5 volte è corrisposto un segno più anche alla fine dell’anno.
Così dopo avere brindato al 2007, meglio non addormentarsi e seguire da subito il comportamento del mercato. Robert Baron, amministratore delegato di Delta Forex, vede rosa. Anche se, per fare segnare nuovi record, sarà necessaria una piccola pausa di riflessione. Spiega Baron: «Dal 24 di novembre si è aperto uno scenario che si sintetizza così. C’è il 60% di probabilità che il mercato sia laterale; il 30% di probabilità che il listino veda nuovi record e solo il 10% che ci sia davanti a noi un ribasso».

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Per Baron l’indice S&P/Mib nelle prossime settimane dovrebbe oscillare tra i 39.750 punti e i 41.200 punti. «Un’attesa basata sulla considerazione che non abbiamo mai vissuto cicli così lunghi di rialzo senza fasi di assestamento degne di nota – continua Baron -. Il mercato ha chiuso positivamente 49 settimane su 52. Ma se ci sarà una correzione questa sarà composta, senza traumi».

Esiste comunque una probabilità almeno del 30% di prosecuzione del rialzo con nuovi record. Perché? «Molti sono rimasti fuori dal mercato, in attesa di una fase correttiva che non è mai arrivata. Sulla prima discesa (verso fine novembre n dr ) non ci sono stati forti volumi di contratti in vendita. Non si può escludere quindi che si assista a breve all’ingresso di investitori ritardatari con un impatto positivo sui prezzi di Borsa», dice ancora Baron.
Ma la spinta verso il rally di fine anno non arriva solamente per fattori emotivi. «L’attuale movimento di breve termine – spiega Enrico Nicoloso , responsabile dell’analisi tecnica di Websim.it – si inquadra all’interno del più ampio movimento rialzista partito dai minimi del 2003. Quindi, è naturale parlare di listini in piena salute ed in forte trend al rialzo. Non vediamo elementi tecnici che facciano intravedere un cambiamento di questo clima.

Certo, la chiusura di novembre non brillante ha creato delle figure tecniche ribassiste abbastanza estese sugli indici europei, e questo potrebbe ostacolare la formazione di nuovi massimi. O al limite permettere soltanto crescite relative. Per esempio sull’S&P/Mib ci sembra difficile che si possa assistere al superamento di area 41.000-41.500 entro la fine dell’anno».

E per l’inizio del 2007? «Più l’eventuale correzione sarà composta – continua Baron – più è probabile che non ci sia una correzione significativa, ma un rialzo che però potrebbe essere l’ultimo della sequenza che parte dal marzo del 2003. A meno di segnali particolarmente forti in senso positivo, siamo convinti che i mercati siano di fronte all’ultima fase della corsa. Fissiamo degli obiettivi per l’S&P/Mib a 43 mila e poi a 45 mila punti. Da lì in poi sarà assolutamente necessaria una pausa». In questa fase appare quindi decisiva la scelta dei titoli. Per gli analisti di Delta Forex il tema da cavalcare è quello delle large cap che domineranno la scena anche all’inizio del 2007. Soprattutto i titoli con posizioni strategiche come le Generali, risvegliatasi in questi gironi su voci di Opa.

Anche per Nicoloso ci sono buone chance di proseguire il movimento di deriva durante le prime settimane del 2007. «Alcuni dei nostri modelli previsionali indicano nella fascia 43.000/44.000 il target naturale per l’anno venturo. Ma prima di raggiungere tali livelli sarà necessaria una nuova, fisiologica, fase di riaccumulo».

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