Sono iniziate alla Camera in seduta comune le elezioni del 13° presidente della Repubblica.
L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza qualificata di due terzi dell’assemblea, pari a 673 elettori su 1.009; dal quarto scrutinio in poi è sufficiente la maggioranza assoluta (la metà più uno dei grandi elettori), pari a 505 elettori su 1.009 (articolo 83 Costituzione). I presidenti dei due rami del Parlamento non partecipano al voto.
Mentre infiamma il toto-nome è bene ricordare alcune nozioni base per quanto riguarda l’elezione del Capo dello Stato, anche alla luce delle nuove e stringenti regole anti-Covid.
Le regole anti Covid
È prevista una sola votazione al giorno, rispetto alle tradizionali due, al mattino e al pomeriggio e l’accesso all’Aula di Montecitorio sarà consentito solo se in possesso di Green pass “base”, avverrà dal lato sinistro dell’emiciclo con un massimo di 50 grandi elettori alla volta.
Si voterà per fasce orarie, in ordine alfabetico, a partire da senatori a vita, senatori, deputati e delegati regionali. Saranno ammessi in Aula 50 elettori votanti alla volta, mentre per lo spoglio la capienza massima è di 200 persone. Secondo quanto trapelato finora si stima che i 50 votanti ammessi avranno 11 minuti per esprimersi, poi usciranno ed entreranno gli altri 50. Complessivamente, tra le fasi di voto e spoglio sono state previste 4 ore e mezza.
Vista la difficoltà nel poterli igienizzare, i tradizionali catafalchi in legno con tendina in feltro al cui interno gli aventi diritto potranno esprimere il proprio voto, saranno sostituiti da quattro nuove cabine elettorali con l’urna per depositare la scheda di votazione dotate di un sistema di aerazione.