Nell’ultima seduta di gennaio, Piazza Affari prova recuperare una parte delle perdite del mese (Ftse Mib -3% circa). A dare la carica alla piazza milanese, è stata prima di tutto la rielezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, che facilita la permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi.
Una notizia che rassicura gli investitori e premia Piazza Affari, che a metà seduta guadagna l’1,2% sotto i massimi di seduta. In rialzo lo spread tra Btp e Bund a 127 punti base, dai 122 dell’apertura, con il rendimento del decennale italiano all’1,25%.
Buone notizie sul fronte macro sono arrivate dalla diffusione da parte dell’Istat del PIl Italia che, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 6,5% rispetto al 2020. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,4%. La crescita italiana 2021 è dunque superiore a quella registrata nello stesso periodo dalla zona euro, che si è fermata a +5,2%.
Mattarella bis: che cosa pensano gli analisti
“Squadra che vince non si cambia e la reazione dei mercati è piuttosto scontata: l’azionario recupera come anche il resto d’Europa anche se con maggiore spunto per Piazza Affari, sul governativo assistiamo a un restringimento sensibile dello spread verso l’area 130 punti dopo essere stato anche sopra 145 nelle scorse settimane” ha commentato Vincenzo Longo, market strategist di Ig. “Il restringimento di questa mattina – osserva comunque Longo – sconta già interamente il nuovo scenario perché siamo comunque in un contesto di banche centrali pronte a chiudere i rubinetti. Comunque Mattarella-Draghi era la combinazione migliore attesa dai mercati per portare avanti questo anno in vista delle elezioni politiche del 2023 e per gestire al meglio i fondi del Pnrr”.
Per Maarten Geerdink, Head of European Equities di NN Investment Partners “a lungo termine, la rielezione implica che Draghi ha ora una finestra di 6-12 mesi per portare avanti l’agenda delle riforme e mettere l’Italia su una base più forte. Questo dovrebbe essere di buon auspicio per i mercati italiani nel breve e medio termine, ma le sfide rimangono in quanto queste riforme devono essere attuate in una finestra temporale che si chiude a causa delle elezioni nazionali che sono previste per il 2023 e possono portare nuova incertezza”.
Bank of America: buy sui titoli delle società finanziarie
Un giudizio positivo è arrivato anche dagli analisti di di Bank of America che giudicano la rielezione di Mattarella come “un buon risultato” per i mercati finanziari. BofA conferma la raccomandazione “buy” sui titoli delle società finanziarie italiane, ribadendo la convinzione su una loro sovraperformance rispetto al mercato: nell’ultimo anno, dall’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi, la capitalizzazione di Borsa dei titoli finanziari coperti dal broker è passata da 99 a 142 miliardi di euro.
I motivi dell’ottimismo di BofA sono:
- i benefici per l’Italia dei programmi europei,
- la significativa riduzione dei prestiti deteriorati in portafoglio alle banche italiane,
- le garanzie pubbliche a copertura di una elevata porzione di prestiti rischiosi verso le pmi,
- la elevata sensibilità positiva delle banche ai movimenti dei tassi di interesse,
- la possibilità di ulteriori tagli dei costi, i margini di crescita dell’asset management in Italia alla luce della bassa penetrazione dei prodotti di investimento a fronte dell’alto livello dei depositi.