Mercati: Value versus Growth? Meglio Difensivi versus Ciclici
L’aggiustamento Value/Growth potrebbe essere quasi del tutto superato. E’ il parere di Geoffroy Goenen, Head of European Equity di Candriam, che nel suo commento ai mercati ritiene più opportuno riposizionarsi sui titoli che sperimenteranno un’accelerazione dei ricavi e degli utili, grazie al segmento ad alto potenziale della loro attività o al loro ricorso all’innovazione.
“Riteniamo che queste aziende, nonostante il difficile contesto economico, continueranno a offrire valore e a generare una crescita intrinseca offrendo soluzioni a numerosi megatrend, come la transizione energetica, le nuove tecnologie sanitarie, la digitalizzazione e l’automazione”, sostiene l’esperto.
“Sebbene l’analisi Value/Growth rimarrà molto importante per comprendere il contesto d’investimento nelle prossime settimane, riteniamo che gli investitori debbano guardare oltre – conclude – A nostro avviso, un fattore di investimento, che diventerà rapidamente fondamentale nel 2022, sarà la preferenza degli investitori per i titoli difensivi rispetto a quelli ciclici, piuttosto che il dibattito tra Value/Growth”.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.