Nel futuro di Ita ci potrebbe essere anche la compagnia aerea americana Delta. Nata dalle ceneri di Alitalia, Ita Airways è il nuovo vettore made in Italy che presto potrebbe essere ceduto in mano agli stranieri. Si tiene oggi il Consiglio dei Ministri per dare il via libera alla privatizzazione di Ita/Alitalia e l’eventuale deal prevede la cessione di una quota di maggioranza e il mantenimento da parte del MEF di una quota di minoranza.
Ita, spunta l’interesse di Delta
Tra i potenziali acquirenti nel contesto di un processo di dismissione competitivo troviamo il Gruppo Mcs in eventuale partnership con Lufthansa (che avevano manifestato interesse a gennaio), ma anche Delta e Air-France/KLM (già partner commerciali di Ita/Alitalia), così come due fondi d`investimento internazionali.
Pochi giorni fa Msc e Lufthansa hanno deciso di unire le forze per rilevare la maggioranza della società italiana, controllata al 100% dal Tesoro. Le due società hanno infatti presentato una manifestazione di interesse, chiedendo un periodo di esclusiva di 90 giorni. A renderlo noto è stata Msc che, in una nota, ha svelato le carte, annunciando di aver manifestato al Governo italiano il proprio interesse ad acquisire una quota di maggioranza del gruppo aereo. Interesse confermato anche da Ita, che ha conferma di aver ricevuto la proposta.
L’obiettivo è quello “di realizzare una partnership con il Governo italiano e la compagnia Lufthansa come partner industriale del progetto”, spiega il gruppo svizzero gestito dalla famiglia Aponte, facendo sapere anche che Lufthansa ha già manifestato il suo interesse a prendere parte all’iniziativa. Msc e Lufthansa chiedono quindi periodo di esclusiva di 90 giorni lavorativi, soggetto ad approvazioni regolatorie e due diligence.
Ora si fa avanti anche Delta, il gigante statunitense dei cieli che ha annunciato la sua mossa al governo italiano, proprio alla vigilia del Consiglio dei ministri.
“Riteniamo che l’interesse mostrato per Ita/Alitalia da diversi player internazionali segnali l’alta potenzialità e attrattività del settore del trasporto aereo italiano” scrive Equita Sim.
Alitalia diventa ITA
Era metà ottobre dello scorso anno quando è atterrato a Roma Fiumicino il volo partito da Cagliari, l’ultimo volo Alitalia che è andata in pensione per dare il benvenuto a Ita, la nuova compagnia di bandiera.
Un percorso travagliato quello di Alitalia costato in 47 anni la bellezza di 13 miliardi di euro alla collettività, attraverso salvataggi pubblici, prestiti e altri interventi da parte dello Stato che, tuttavia, non sono bastati a tenere in piedi l’azienda.
A fare i conti dei costi sostenuti dai cittadini per salvare Alitalia è il Codacons, che sottolinea come la compagnia aerea sia costata in questi anni circa 500 euro a famiglia, in media 216 euro a cittadino, neonati compresi.