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Crisi Ucraina, Casa Bianca accusa Mosca: “nessuna ritirata, anzi. Aggiunti 7 mila militari”

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Torna a salire la tensione tra Russia e Ucraina, dopo che nelle scorse ore si era parlato di un ritiro delle truppe da parte di Mosca. Secondo la Casa Bianca, non solo non c’è stato nessun dietrofront. Al contrario, Mosca avrebbe aggiunto almeno altri “7.000 militari” ai confini con l’Ucraina. Alcune delle nuove truppe sarebbero arrivate ieri, ha aggiunto la fonte ufficiale Usa, definendo “falso” l’annuncio del ritiro da parte di Mosca. La Russia potrebbe lanciare “in qualsiasi momento” una operazione che funga da falso pretesto per invadere l’Ucraina, ha concluso la fonte.

Considerazioni analoghe sono arrivate da Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, nel corso della ministeriale Difesa a Bruxelles, che ha spiegato come ad oggi non ci sia stato “alcun ritiro delle truppe russe dai confini dell’Ucraina. Anzi, Mosca sta inviando altre forze”.

Ucraina, Bruxelles a Mosca: “dopo le parole, i fatti”

Per ora si tratta di una guerra solo di nervi, ma all’indomani dell’annuncio del Cremlino sulla fine parziale delle esercitazioni e il rientro dei soldati alle loro basi, l’Occidente, immagini satellitari alla mano, teme insomma il bluff dello zar. Certo, segnali di apertura diplomatica da Mosca ci sono, tutti i leader lo riconoscono.

“Dopo le parole però adesso ci vogliono i fatti”, ha sintetizzato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Sulla stessa linea, il presidente americano Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che hanno esortato Mosca a prendere misure concrete per disinnescare le tensioni, avvertendo che finora non è stato osservato alcun ritiro significativo delle truppe russe dal confine con l’Ucraina. Ieri, durante una telefonata, i due leader, hanno ribadito il loro impegno verso la sovranità e integrità territoriale ucraine e hanno sottolineato l’importanza di un coordinamento transatlantico continuo sulla diplomazia e le misure di deterrenza e il rinforzo del fianco orientale della Nato se la Russia invade l’Ucraina.

“La Russia deve compiere passi concreti verso la de-escalation”, hanno affermato, secondo una dichiarazione rilasciata dalla cancelleria tedesca a seguito di una telefonata tra i due alleati.

Se di distensione si tratta, questa sta avvenendo a passo lento. Conferme in questa direzione arrivano anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Le truppe russe non se ne vanno davvero, si avvicendano”, ha avvertito, aggiungendo quasi a farsi coraggio che il suo Paese “non teme nulla e nessuno” ed è pronto a difendersi.