La flessione dei prezzi del petrolio non deve eccessivamente preoccupare l’Opec: lo afferma il ministro saudita Ali Al-Naimi, che invita l’organizzazione a mantenere la calma e “ad aspettare” prima di qualunque mossa. “Le misure che abbiamo assunto a Doha in ottobre e ad Abuja in dicembre – dichiara il capo del dicastero del Petrolio saudita, in India per un forum sull’energia – stanno funzionando bene. Le scorte nel quarto trimestre sono scese ed il mercato è più vicino a un punto d’equilibrio. Niente panico”. Secondo Al-Naimi non c’è motivo per un vertice straordinario dell’Opec: “Tutti i fondamentali sono significativamente migliori di quanto non fossero all’epoca del meeting di Doha. Al mercato non serve proprio – aggiunge – lasciarsi prendere dal panico, bensì di tutelare gli interessi di produttori e consumatori. Il mercato è in condizioni di buona salute e si sta muovendo nella giusta direzione”. Poche ore prima il Venezuela chiede la convocazione di un vertice straordinario dell’Opec per invertire la “preoccupante” discesa del prezzo. Il ministro del petrolio, Rafel Ramirez, sostiene che il mercato è in eccesso di circa un milione di barili al giorno e che i prezzi, ora sotto i 51 dollari al barile, scendono “troppo”.