Mercati e attacco Ucraina: seduta a fortissima volatilità, opportunità su commodity
“Siamo in una seduta di fortissima volatilità: l’indice di volatilità Vix ha segnato nuovi massimi annuali superando il limite di 36. Consigliamo quindi forte cautela sui mercati, poiché vediamo alcune commodity salire notevolmente e alcuni titoli azionari scendere vertiginosamente: siamo di fronte ad una giornata caratterizzata da una fortissima instabilità, in cui opportunità potrebbero presentarsi soprattutto tra le materie prime (energetiche petrolio e gas, metalli alluminio, palladio e platino e soft commodities grano mais semi di soia e olio di soia)”. Questo il commento di Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, soffermandosi sulle reazione dei mercati a seguito dell’attacco all’Ucraina.
Dal punto di vista tecnico, l’esperto non vede positivamente la rottura dei 25000 punti per il Ftse Mib, e spiega che se si dovesse tornare sotto questa soglia si potrebbero creare i presupposti per ulteriori ribassi con target a 24850 e 24500. “Le azioni che la comunità internazionale intraprenderà contro la Russia determineranno lo scenario dei prossimi giorni: escalation del conflitto, sanzioni troppo pesanti e l’ipotizzata esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT penalizzerebbe molto il mercato azionario ed il settore bancario italiano, motivo per cui l’Italia è la più tiepida nei confronti di eventuali sanzioni”, aggiunge Diodovich. Sui mercati, potremmo considerarci all’interno di un ambiente in ripresa solo se superiamo i 26000 punti, ma al momento siamo di fronte ad uno scenario fortemente ribassista.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.