UniCredit: controllata russa rappresenta 3% dei ricavi e del capitale allocato del gruppo
Unicredit precisa in merito all’esposizione verso la Russia che la controllata AO Unicredit Bank rappresenta meno del 4% del patrimonio complessivo del gruppo e una percentuale ancora inferiore se si guarda a impieghi e asset totali. “La nostra banca in Russia rappresenta circa il 3% dei ricavi e del capitale allocato del Gruppo. Tutte le esposizioni presentano un elevato grado di copertura. La nostra controllata è molto liquida e autofinanziata”, rimarca una nota inviata da Unicredit.
“Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi in Russia. Il paese è stato soggetto a una serie di sanzioni e ci siamo sempre adeguati al contesto in maniera pienamente conforme alle regole”, aggiunge Unicredit.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.