Unicredit alza dividendo, titolo in calo per esposizione in Russia (-20% in cinque giorni)
Unicredit ha reso noto l’ammontare del dividendo 2021 rispetto all’indicazione provvisoria fornita a metà febbraio in occasione della presentazione dei risultati di bilancio. A seguito del completamento del secondo programma di buy back 2021 – si legge in una nota della banca – il valore finale del dividendo per azione con riferimento all’esercizio 2021 e che verrà pagato nel corso del corrente esercizio risulta pari a 0,5380 euro per ciascuna azione.
Unicredit, dividendo e buy back
L’ammontare complessivo dei dividendi che la società propone all’assemblea degli azionisti di distribuire è pari a 1,170 miliardi. Il nuovo dividendo aggiorna il dato provvisorio di 0,5352 anticipato al mercato lo scorso 15 febbraio 2022.
La banca milanese ha inoltre comunicato che si è concluso il programma di acquisto di azioni ordinarie avviato il 13 dicembre. Tra il 21 e il 28 febbraio 2022 l’istituto guidato da Andrea Orcel ha acquistato 10.340.471 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 13,4268 euro per azione. Il controvalore complessivo dell’operazione ammonta a 138,84 milioni di euro.
In esecuzione del secondo programma di Buy-Back 2021, UniCredit ha acquistato un totale di 48.536.221,00 azioni, pari al 2,18% del capitale per un controvalore complessivo pari a 651,57 milioni di euro.
Unicredit perde colpi : -20% in cinque giorni
Oggi, intanto, il titolo dopo un avvio positivo (+3,95% a 11,83 euro) è tornato a scendere. Negli ultimi cinque giorni, il titolo è sceso del 20%, scontando la sua esposizione sul mercato russo.
Un nuova notizia negativa su questo fronte, è arrivata questa mattina dall’agenzia S&P, che ha tagliato il rating di quattro banche russe: si tratta delle controllate in Russia dell’austriaca Raiffeisenbank e di Unicredit, oltre che delle russe Gazprombank e Alfa Bank. Il rating, riporta Bloomberg, è stato messo sotto osservazione con implicazioni negative in quanto le banche devono affrontare accresciuti rischi geopolitici ed economici.
“A nostro avviso l’escalation della tensione tra Russia e Ucraina, le operazioni russe in Ucraina e l’ampiamento delle sanzioni contro la Russia potrebbero portare a condizioni che alla fine destabilizzeranno l’economia russa e il sistema finanziario”.