Nel primo mese dell’anno i consulenti finanziari italiani hanno messo a segno una raccolta netta pari a 3,8 miliardi di euro (+2%). Lo ha reso noto Assoreti. La crescita della raccolta è riconducibile soprattutto alla componente amministrata del portafoglio, sia per la parte finanziaria sia per la liquidità, e ai prodotti assicurativi/previdenziali. In flessione invece la raccolta netta su fondi comuni e gestioni individuali.
Le dinamiche osservate nel mese si traducono in volumi di raccolta positivi sui prodotti del risparmio gestito, pari a 1,6 miliardi di euro (-28,8% a/a) ed in movimentazioni nette sui prodotti amministrati prossime ai 2,2 miliardi (+51,9% a/a).
Risparmio gestito, bene la componente assicurativa
Secondo Assoreti il 73,1% degli investimenti netti realizzati a gennaio nel comparto gestito coinvolge la componente assicurativa/previdenziale; i versamenti netti ammontano a 1,2 miliardi di euro (+9,4% a/a) e si concentrano sulle unit linked (700 milioni) e sulle multiramo (428 milioni).
Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 376 milioni di euro (-15,1% a/a); le sottoscrizioni nette sulle gestioni patrimoniali in fondi raggiungono i 380 milioni di euro mentre il saldo sulle gestioni patrimoniali mobiliari è negativo per 4 milioni.
La distribuzione diretta di quote di fondi comuni determina volumi di raccolta netta per soli 66 milioni di euro (-91,4% a/a). Seppur di poco, sui fondi comuni si osserva la prevalenza dei riscatti (-8 milioni) mentre il bilancio dei fondi chiusi mobiliari è positivo per 74 milioni.
Il contributo mensile delle reti di consulenza finanziaria al sistema dei fondi comuni raggiunge i 1,5 miliardi di euro, grazie soprattutto alla distribuzione indiretta di quote, e risulta pari al 29,2% dei volumi totali dell’industria (5,3 miliardi).
Risparmio amministrato, cresce la liquidità
Secondo i dati evidenziati da Assoreti il saldo delle movimentazioni realizzate sugli strumenti finanziari amministrati è positivo per 309 milioni di euro (+165,3% a/a) mentre la raccolta di liquidità si attesta a circa 1,9 miliardi di euro (+41,8%).
“L’inizio dell’anno segna un +2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il mercato guarda oggi a uno scenario internazionale complesso la cui dinamica rischia di coinvolgere l’emotività degli investitori. In questo contesto, ed è quello che abbiamo osservato nel corso di questi ultimi due anni, la consulenza finanziaria, grazie anche ad una maggiore consapevolezza degli italiani, assume un ruolo ancora più centrale, esprimendo il suo massimo valore nel perseguire l’interesse dei clienti nella protezione e valorizzazione dei loro risparmi” dichiara Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti.