Lusso: consumatori russi pesano il 2-3% sul mercato globale
La guerra in Ucraina produce conseguenze in tanti settori tra cui quello del lusso anche se l’impatto sarà legato principalmente alla sua durata e alle conseguenze economico-finanziarie.
Così Bain & Company secondo cui i consumatori russi pesano oggi sul mercato totale dei beni di lusso per circa il 2-3%, con un’incidenza simile anche sul segmento dei beni di lusso personali (accessori, abbigliamento, hardluxury e beauty).
Ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia, sostiene la società, potrebbero potenzialmente avere un impatto sulla crescita del PIL dei paesi europei, minando tra le altre cose la fiducia dei consumatori locali di lusso, con una conseguente una riduzione della spesa discrezionale dei consumatori europei. L’Europa occidentale potrebbe anche assistere a una contrazione dei flussi turistici (nel breve termine dagli Stati Uniti), nel caso in cui il Vecchio Continente venga percepito meno sicuro perché vicino al teatro dei conflitti. “Sulla base degli elementi ad oggi disponibili – pur considerando che gli eventi evolvono rapidamente e che la situazione rimane significativamente incerta, fattori che rendono le previsioni complesse e necessario un monitoraggio costate – stimiamo innanzitutto un impatto più probabile, immediato e rilevante sulla spesa personale russa di lusso a livello locale, spinta dalla svalutazione della valuta locale e dalle restrizioni in atto. Anche la spesa russa all’estero (principalmente diretta verso l’Europa occidentale) sarà drasticamente ridotta finché sarà in vigore la chiusura dello spazio aereo europeo alle compagnie aeree civili russe”, spiega Claudia D’Arpizio, Senior Partner and Global Head of Fashion & Luxury Bain & Company.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.