15:31 martedì 8 Marzo 2022

Casa: gli italiani sognano trilo e quadrilocali ma non hanno budget. L’analisi per fascia di età

La casa dei sogni per gli italiani si conferma anche quest’anno essere spaziosa, così come emerso nel primo post-pandemia. Il 68% di chi è intenzionato a procedere con l’acquisto di un immobile nel 2022, infatti, cerca trilo o quadrilocali. Rimane ferma quindi l’esigenza di una stanza in più anche se il budget a disposizione non sembra essere coerente con questa tendenza, visto che il 34% non vuole superare i 150.000 euro per trasformare il sogno in realtà, e un altro 33% non è intenzionato a sborsare più di 250.000 euro. Si tratta di una delle principali evidenze emerse dalla survey sulle intenzioni di acquisto di Immobiliare.it.

Tra le caratteristiche più ricercate – nelle prime due posizioni a livello di preferenza – domina il terrazzo (o balcone), che raccoglie il 60% delle preferenze. Irrinunciabile per la metà (49%) degli intervistati poi il posto auto o garage, seguito a ruota dalla posizione della nuova casa: il 47% infatti dà molta importanza alla zona e ai servizi presenti. Solo il 18% dei rispondenti ritiene invece che una classe energetica elevata sia un requisito importante per la scelta dell’abitazione.

 

I giovani e i giovanissimi
La quasi totalità (96%) dei giovanissimi, ovvero quelli che hanno meno di 30 anni, attualmente è alla ricerca della prima casa: circa la metà di questi (49%) punta ad un trilocale, mentre ben un quarto (24%) ambisce a un quadrilocale. Tuttavia, il 44% ha una disponibilità massima di 150.000 euro e il 40% di 250.000 euro.

Anche il 72% dei rispondenti di età compresa tra i 31 e i 45 anni è impegnato ad individuare la prima casa in cui vivere e nuovamente la loro preferenza va a trilocali (37%) e quadrilocali (33%). E le loro finanze sono solo leggermente più floride rispetto alla generazione precedente: il 36% vuole mantenersi sotto il tetto dei 250.000 euro, il 28% dei 150.000, mentre c’è un buon 22% che è disposto ad arrivare anche a 350.000 euro.

“Analizzando le risposte ci accorgiamo di come la pandemia abbia lasciato un segno nelle generazioni più giovani anche per quanto riguarda il concetto di casa, che torna ad essere al centro della vita quotidiana e che ha quindi bisogno di spazi più grandi e strutturati per essere vissuta e sfruttata appieno – commenta Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Tuttavia il costo di una stanza aggiuntiva, come anche di un balcone o di una terrazza, non viene coperto dal budget a disposizione dei potenziali acquirenti, che in pratica continua ad essere quello del pre-pandemia, quando la richiesta si concentrava principalmente sui bilocali”.

 

I senior
Per quanto riguarda i senior, nella fascia 46-60 si continua a cercare la prima casa (40%) ma anche un’abitazione alternativa con caratteristiche più adeguate al nuovo stile di vita (34%). Trilocali e quadrilocali rimangono in testa alle preferenze (36% e 28% rispettivamente) mentre circa un quinto (19%) vorrebbe acquistare un’abitazione da 5 o più locali. Seppure la disponibilità di denaro sia meglio distribuita rispetto alle generazioni già viste, la soglia di spesa più gettonata (35%) continua ad essere quella al di sotto dei 150.000 euro, seguita da quella sotto ai 250.000 euro (27%). Tuttavia, va segnalato che questa fascia d’età registra la percentuale più alta di
rispondenti con disponibilità superiore ai 500.000 euro, il 7%.

 

Gli over 60
Tra gli over 60 la ricerca si concentra principalmente nella casa per sostituzione (38%). Da sottolineare comunque che si tratta della fascia d’età che conta la percentuale più alta di ricerche finalizzate all’acquisto della casa per le vacanze (17%). In controtendenza rispetto alle altre generazioni la tipologia più desiderata dopo il trilocale, che raccoglie il 40% delle preferenze, è il bilocale, al 27%. D’altronde, ben il 56% tra quanti hanno indicato la necessità di trovare una casa più piccola è over 60. Il budget a disposizione rispecchia da vicino quello della fascia d’età immediatamente precedente, con il 38% che indica una spesa inferiore ai 150.000 euro.

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