La crisi in corso in Ucraina continua ad alimentare la volatilità nel mercato dell’oro con l’indicatore di volatilità Average True Range a 14 giorni salito ai massimi degli ultimi 18 mesi. I colloqui tra Russia e Ucraina continuano, ma con pochi punti in comune visti finora, la volatilità dovrebbe rimanere elevata nel prossimo futuro, lasciando il prezzo dell’oro vulnerabile a ulteriori forti oscillazioni. I trader devono tenere conto dei livelli di volatilità prima di entrare in qualsiasi operazione, in particolare i trader a breve termine con il fine settimana in arrivo.
L’oro risulta apparentemente bloccato al di sotto della media mobile semplice a 20 giorni per la prima volta in cinque settimane. L’oro ha testato e rifiutato la media mobile ieri intorno a $1.950/oncia e questo sembra destinato a rimanere un limite di prezzo a breve termine durante la sessione odierna.
Grafico giornaliero oro – 18 Marzo 2022
Secondo gli analisti di Wall Street Italia il grafico suggerisce che l’oro probabilmente lotterà per riconquistare il recente picco massimo a $2.070/oncia. Il recente crollo di $200 è stato solo parzialmente ripercorso e sembra, al momento, un lieve ritraccio rialzista all’interno di una più profonda mossa del mercato ribassista. Salvo qualsiasi escalation tra Russia e Ucraina, da $1.960/oncia a $ 1.966/oncia, la zona composta da due massimi uno del novembre 2020 e l’altro di gennaio 2021, dovrebbe fungere da prossima zona di resistenza se dovesse essere violata la media mobile di 20 giorni.
I dati dei piccoli trader mostrano che il 75,72% dei trader è net-long mentre il rapporto tra i trader long e short è passato da 3,12 a 1. Il numero di trader net-long è inferiore dello 0,17% rispetto a ieri e del 4,58% in più rispetto alla scorsa settimana, mentre il net-short dei trader è dell’8,37% in più rispetto a ieri e dell’11,78% in meno rispetto alla scorsa settimana.
Di solito prendiamo una visione contrarian per il sentiment di mercato e il fatto che i trader siano net-long suggerisce che i prezzi dell’oro potrebbero continuare a scendere. Il posizionamento è meno orientato al long rispetto a ieri ma maggiore rispetto alla scorsa settimana. La combinazione del sentiment attuale e dei recenti cambiamenti internazionali ci dà una trading bias non chiara.