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MACRO & MERCATI: SI RIPARLA DI TASSI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

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(WSI) – In area Euro l’appuntamento più importante della settimana sarà la conferenza stampa successiva alla riunione della Bce di giovedì. L’incontro che dovrebbe concludersi a tassi invariati dovrebbe preparare la strada per un rialzo dei tassi in occasione della riunione dell’8 marzo p.v. con le autorità che dovrebbero ribadire la loro attenzione sulla dinamica inflattiva e salariale, anche se non è esclusa un atteggiamento più cauto alla luce delle indiscrezioni rilasciate venerdì dall’agenzia Market News.

Per quanto riguarda i dati macro sono attesi i prezzi al consumo italiani e gli indici Pmi del settore servizi dell’intera area Euro. Negli Usa in settimana sono attesi dati sul costo del lavoro, oltre a diversi discorsi di membri votanti della Fed.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di interesse di mercato hanno registrato un ulteriore calo su tutte le scadenze con la pendenza di curva nel segmento 2-10 anni che è rimasta intorno ai 14 pb. In lieve calo le breakeven inflation in una sessione in cui il prezzo del petrolio è rimasto poco mosso, fino alla chiusura della sessione alle 19.

Il comparto a breve termine ha potuto beneficiare della notizia diffusa da Market News secondo cui una fonte vicina alla Bce avrebbe ammesso che Trichet sarebbe intenzionato a portare i tassi al 3,75% tra marzo e aprile per poi rimanere in una posizione di wait and see, per verificare l’effetto che la fase di restringimento monetario sta avendo sulla crescita. Durante la settimana, nell’attesa della conferenza stampa della Bce, gli operatori potrebbero rimanere abbastanza cauti sul comparto a breve termine con il tasso di interesse a 2 anni che potrebbe oscillare tra il supporto del 3,87% e la resistenza del 3,94%. Sul comparto decennale il supporto passa per 4,04%, la resistenza per 4,11%. L’ipotesi di arresto della fase di rialzo dei tassi, qualora confermata dalle parole di Trichet, dovrebbe consentire un ulteriore allargamento del differenziale sul tratto 2-10 anni.

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Negli Usa tassi di mercato in calo: gli operatori del comparto obbligazionario hanno dato maggior perso ai segnali di rallentamento della dinamica occupazionale a gennaio a fronte di spinte salariali contenute, trascurando la forte revisione al rialzo per il 2006. Le indicazioni favorevoli sul fronte salariale sono riuscite a bilanciare i segnali in senso opposto derivanti dal forte incremento del greggio in chiusura: le breakeven inflation sono rimaste sostanzialmente ferme. Oggi l’attenzione è focalizzata sull’indice Ism non manifatturiero, dopo che l’analogo indicatore del settore manifatturiero si è posizionato sotto la soglia del 50%. Prima delle importanti aste di mercoledì e giovedì p.v., risulta particolarmente importante il supporto in corrispondenza di 4,73% sul decennale. Per oggi il primo supporto passa a 4,78% a fronte di una resistenza a 4,85%.

Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro. Sul mercato dei cambi è stato dato maggior peso alla revisione sul 2006 dei dati Usa sul mercato del lavoro. Verosimilmente pesano ancora le ingenti posizioni lunghe di Euro degli operatori speculativi, rimaste ancora a livelli sostenuti in base agli ultimi dati settimanali. Il primo supporto si colloca a 1,2930 e successivamente 1,2880. La resistenza rilevante rimane sempre fissata a 1,3030. Yen in recupero vs Euro e Dollaro probabilmente a causa delle ricoperture di alcune posizioni corte prima del G7 del 9-10 febbraio pv dove si potrebbe discutere della debolezza della valuta. Vs Euro un primo supporto passa da 155,80 mentre una resistenza importante passa da 157,80.

Materie Prime: ancora un forte calo per gli industriali. Il comparto è stato trascinato dallo zinco le cui quotazioni sono scese di oltre il 9% in seguito al rialzo delle scorte. Analogamente il rialzo delle scorte di rame ha penalizzato le quotazioni del metallo scese a Londra del 5% circa. Tornano nuovamente a 59 $/b le quotazioni del greggio Wti con un rialzo del 3%. In calo il comparto dei preziosi con il prezzo dell’oro sceso dell’1,7%.

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