*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
In area Euro l’unico dato degno di nota è quello relativo alle vendite al dettaglio di dicembre. Il buon andamento della spesa per consumi francese ed il rimbalzo delle vendite al dettaglio tedesche per lo stesso mese avvalorano l’ipotesi di un’accelerazione del dato europeo.
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno proseguito il trend calante. Il movimento ha interessato tutte le scadenze con la pendenza di curva nel segmento 2-10 anni che è rimasta poco variata intorno ai 14 pb. Stabili le breakeven inflation. Il calo delle spinte inflattive in Italia è stato più che bilanciato dall’andamento del prezzo del petrolio che si è stabilizzato intorno ai 59 $/b. In attesa della riunione della Bce di giovedì, il tasso di interesse a 2 anni potrebbe oscillare tra il supporto del 3,87% e la resistenza del 3,94%.
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Sul comparto decennale ieri il tasso di interesse ha rimbalzato sul supporto del 4,03%, forato il quale il prossimo livello si situa sul 4%. Resistenza a 4,11%. Negli Usa è proseguito il calo dei tassi di interesse con una pendenza di curva ed aspettative di inflazione sostanzialmente invariate. Oggi è attesa l’emissione del Treasury triennale per 16Mld$ ed inoltre in serata vi saranno discorsi di alcuni esponenti della Fed tra cui Bernanke. Il calo dei tassi delle ultime giornate si inquadra verosimilmente nell’ambito di una fase di stabilizzazione dei corsi dopo una lungo periodo di penalizzazione dei bond iniziato a dicembre. Il supporto più rilevante per i prossimi giorni sul decennale è situato a quota 4,72%, mentre nel breve indichiamo il livello di 4,78%.
Valute: Il Dollaro continua a stazionare nel trading range in cui sta oscillando da metà gennaio. Il primo supporto per oggi si colloca in prossimità della parte inferiore di tale range in corrispondenza di 1,2870. Prima resistenza a quota 1,2930/50. Continua ad apprezzarsi lo Yen in vista della riunione del G7 nella quale si potrebbe discutere della debolezza della valuta asiatica. E’ verosimile assumere che molti operatori stiano ricoprendosi poiché, come evidenziato dal report del CFTC relativo al 30 gennaio, le posizioni nette corte combinate hanno raggiunto livelli record. Verso Euro una prima fascia di supporto è individuabile intorno a 155,30-155. Qualora tale livello fosse forato, potremmo assistere ad una discesa verso area 154. Verso Dollaro il supporto fondamentale continua ad essere intorno a 119,80, al di sopra del quale lo scenario rimane ancora favorevole al biglietto verde.
Materie Prime: l’attesa di un aumento della domanda di combustibile da riscaldamento ha spinto ieri il prezzo del greggio Wti in prossimità dei 60 $/b, per poi chiudere la sessione poco sotto i 59 $/b. Secondo il National Weather Service il calo delle temperature continuerà fino al 18 febbraio. Il rialzo ha interessato anche il gas naturale il cui prezzo è salito del 2% circa. Tra gli altri settori gli industriali hanno nuovamente chiuso la sessione in negativo, trainati da nichel e piombo. In lieve calo anche il rame (-0,11%).
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