Bce, Enria: esposizioni banche europee verso banche russe gestibili, all’incirca di 100 miliardi di euro
Il presidente del Consiglio di Vigilanza bancario della Bce, Andrea Enria, ha affrontato oggi il tema dell’esposizione delle banche europee nei confronti della Russia colpita dalle sanzioni e isolata dal mondo economico e finanziario, a causa dell’invasione dell’Ucraina lanciata il 24 febbraio scorso.
“Vorrei sottolineare che il settore bancario è ben preparato all’impatto della guerra tra la Russia e l’Ucraina, grazie alla sua posizione di liquidità e al suo capitale solido”.
Enria ha aggiunto che “le esposizioni dirette delle banche europee verso le controparti russe sono gestibili, il che significa che l’impatto di prim’ordine sulla stabilità finanziaria dell’area euro è contenuto. Queste esposizioni ammontano all’incirca a 100 miliardi di euro, con le entità sanzionate che incidono solo in misura minore sul totale. Le esposizioni dirette sono concentrate in alcune banche che operano in Russia, Ucraina o Bielorussia, attraverso sussidiarie che sono finanziate in modo prevalente a livello locale. Anche in uno scenario estremo in cui le banche europee fossero costrette a svalutare le esposizioni cross-border, decidendo di o costrette a lasciare le loro sedi nella regione, l’impatto complessivo sul capitale non metterebbe in pericolo la loro compliance nei confronti delle richieste e i cuscinetti” stabiliti dalle autorità di supervisione.
Breaking news
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.