(9Colonne) – Roma, 9 feb – La richiesta di arbitrato depositata contro l’Argentina dagli obbligazionisti italiani è stata registrata dall’Icsid (International Centre for Settlement of Investment Disputes), organismo che fa parte della Banca Mondiale a Washington. La registrazione del ricorso è stata notificata alle parti dal Segretario Generale dell’Icsid il 7 febbraio. L’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini riferisce che il caso è denominato Italian Holders of Argentine Sovereign Bonds v. Argentina Republic, Icsid, n° ARB/07/5. Gli italiani che partecipano all’arbitrato sono circa 195.000 (tra persone fisiche e giuridiche) e detengono titoli della Repubblica Argentina pari a 4,4 miliardi di dollari. L’Argentina ha emesso a suo tempo le obbligazioni per finanziare spese governative, lavori pubblici ed altre iniziative statali. Successivamente lo Stato sudamericano ha alterato la cornice legale vigente al momento in cui gli obbligazionisti italiani investirono in Argentina causando, con ciò, drastiche perdite agli stessi. Con la richiesta di arbitrato gli investitori contestano all’Argentina l’inadempienza alle obbligazioni assunte in violazione del trattato bilaterale Italia-Argentina sulla protezione degli investimenti. Il prossimo passo procedurale sarà la nomina del tribunale arbitrale e la tempistica per il procedimento sarà conseguentemente stabilita. Dopo il deposito di memorie e lo svolgimento di udienze il caso culminerà nel lodo arbitrale Icsid che è definitivo e vincolante. Infatti, ognuno dei Paesi aderenti alla Convenzione Icsid, inclusa l’Argentina, è obbligato a riconoscere il predetto lodo come fosse la sentenza finale del tribunale dello Stato.