E’ in arrivo la prima banca private digitale. Si chiama Alpian e nascerà in Svizzera, dopo aver ottenuto una licenza bancaria dalla Finma (Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari) e un round di serie B+ da 18,72 milioni di euro, interamente sottoscritto dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il finanziamento sosterrà direttamente il lancio della gamma completa di servizi di Alpian in Svizzera, che consiste in servizi di private banking e online banking. Si tratta del terzo round per la startup bancaria, dopo quelli di serie A da 12,2 milioni di franchi svizzeri del 2020 e quello di serie B da 16,9 milioni di franchi del 2021.
Chi è Alpian, la private bank digitale
Alpian è stata fondata nell’ottobre 2019 da Reyl Intesa Sanpaolo, società controllata al 69% da Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (ISPB) dal maggio 2021. Reyl è un gruppo bancario diversificato con uffici in Svizzera (Ginevra, Zurigo, Lugano), in Europa (Londra, Lussemburgo, Malta) e a Singapore e Dubai. La società svizzera ha sviluppato un approccio innovativo al settore bancario e serve una clientela di imprenditori internazionali e investitori istituzionali attraverso le sue attività di wealth management, entrepreneur e family office services, corporate finance, asset services e asset management.
Grazie alla licenza Finma appena ottenuta, che entrerà in vigore una volta che alcune condizioni formali saranno soddisfatte, Alpian lancerà presto la sua versione alpha per i dipendenti interni e offrirà i suoi servizi al pubblico entro il terzo trimestre del 2022. La nuova challenger bank offrirà servizi di private banking, online banking e competenze d’investimento ai clienti facoltosi svizzeri. Il tutto con un approccio ibrido, che combina l’intelligenza artificiale a quella umana dei consulenti patrimoniali di Alpian, offrendo ai clienti benestanti l’accesso a un servizio normalmente riservato ai clienti di una banca privata tradizionale.
La nuova banca private inoltre integrerà le funzioni bancarie nell’esperienza digitale del cliente, offrendo un servizio di cambio e trasferimento di valuta semplice e conveniente, un’esclusiva carta di debito in metallo con controllo della carta in-app e un’interfaccia chat che consente ai clienti di comunicare con i professionisti bancari di Alpian in quattro lingue.
I commenti al lancio di Alpian
Schuyler Weiss, ceo di Alpian (nella foto sopra), ha commentato: “Dal 2019 stiamo creando la prima banca privata digitale della Svizzera. Con il finanziamento della serie B+ e il nostro nuovo stato di banca svizzera autorizzata, Alpian è ben attrezzata per lanciare la sua gamma e conquistare la fiducia di ciascuno dei suoi futuri clienti.”
Pasha Bakhtiar, socio di Reyl Intesa Sanpaolo e amministratore delegato di Alpian, ha dichiarato: “Il percorso di successo finora è una testimonianza della resilienza e del dinamismo della squadra di Alpian, così come della visione di Reyl Intesa Sanpaolo nel fondare Alpian.”
Luca Bortolan, direttore del direct banking di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, ha aggiunto: “Fin dall’inizio, abbiamo visto in Alpian una grande opportunità per investire nello sviluppo del private banking digitale. Alpian porterà benefici sia strategici che sinergici, permettendo a Fideuram di dimostrare il suo impegno proattivo verso le esigenze dei suoi clienti attuali e futuri, adattando la sua offerta alle preferenze dei clienti in modo tempestivo.”
Non solo Alpian: l’altra banca digitale di Intesa Sanpaolo
Alpian non è l’unica banca digitale cui sta lavorando Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario torinese ha recentemente annunciato il lancio di una banca digitale per i risparmiatori: Isibank. La banca digitale è uno dei pilastri del piano industriale 2022-2025 dell’istituto di credito torinese, presentato il 6 febbraio scorso. Ma a differenza di Alpian, Isibank si rivolgerà ai circa 4 milioni di clienti italiani di Intesa Sanpaolo, di età media sotto i 40 anni, che già utilizzano i servizi bancari senza andare in filiale. Isibank nascerà dalla partnership con la società fintech Thought Machine, e con Mooney, l’ex Sisal Pay di cui Intesa Sanpaolo ed Enel hanno rilevato il 50% ciascuna da CVC lo scorso dicembre.
Intesa Sanpaolo nel lancio di Isibank investirà 650 milioni di euro e si aspetta di risparmiare 800 milioni l’anno dopo la sua introduzione, grazie soprattutto alla chiusura di 1.050 filiali nei prossimi 4 anni. Intesa Sanpaolo adotterà quindi due modelli: la banca digitale per i clienti retail con esigenze finanziarie di base; un modello omnicanale per pmi e clienti retail con esigenze finanziarie più sofisticate (quindi banca digitale e filiali fisiche). Il progetto Isibank è “in stato avanzato, sarà operativo in breve tempo. Sarà una banca “multicanale e multifunzione, cloud-native, adattabile alla clientela multi-valuta e multinazionale”, ha precisato Carlo Messina, ceo di Banca Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione del piano industriale.
Nel frattempo, lo scorso marzo è stato nominato responsabile della divisione Isibank Antonio Valitutti, un ingegnere elettronico salernitano di 41 anni. Ha conseguito una laurea al Politecnico di Torino e un Master Of Science in Engineering presso la University of Illinios at Chicago. Entrato nel Gruppo Sella, Valitutti si è specializzato in Organizzazione e Risk Management e ha ricoperto il ruolo di executive project manager in staff al ceo, contribuendo all’ideazione e alla creazione nel 2014 di Hype, la prima challenger bank italiana, focalizzata sul consumer banking e controllata da illimity e dalla fintech Fabrick, controllata dal Gruppo Sella. Ricordiamo che Hype, sotto la guida di Valitutti in veste di ceo, ha acquisito la licenza di Imel (Istituto di Moneta Elettronica) nel 2020 e ha raggiunto oltre 1,5 milioni di clienti in Italia.