Azimut ha archiviato il marzo 2022 con una raccolta netta positiva per 827 milioni di euro, portando le masse raccolte da inizio 2022 a quota 1,7 miliardi di euro. Lo ha reso noto oggi il colosso italiano del risparmio gestito. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestato a fine marzo a 83,4 miliardi, di cui 53,8 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
Gabriele Blei, ceo del gruppo (in foto), ha commentato: “Siamo soddisfatti della raccolta netta di marzo, che segue l’andamento positivo dei mesi precedenti seppur impattata dal nostro disinvestimento di una parte degli investimenti nei fondi Azimut per finalizzare il ripagamento del bond da 350 milioni di euro alla fine del mese di marzo, e dal mutato e difficile contesto geopolitico. Il nostro percorso volto alla costruzione di valore nel tempo per tutti i nostri stakeholder si riflette anche nella raccolta positiva sui private market, grazie a un’offerta
articolata e diversificata sulle diverse asset class che non ha eguali sul mercato italiano e che a fine marzo ammontano al 9% della componente gestita. Al dato trimestrale contribuiscono inoltre le attività estere, i cui flussi si fanno sempre più consistenti.”
Le previsioni di Azimut per il 2022
Ricordiamo che lo scorso marzo, Azimut ha reso noto che prevede per quest’anno una raccolta netta totale tra 6 e 8 miliardi e un utile netto di almeno 400 milioni. Alla luce dell’evoluzione del quadro fiscale di riferimento globale (Pillar II) il gruppo milanese prevede un incremento del tax rate di lungo termine al 22% a partire dal 2023. Inoltre, è previsto che il contributo del business estero a fine 2024 raggiunga un utile netto gestionale di 150 milioni.
Lo scorso primo aprile è entrata in vigore la modifica alle commissioni ai fondi lussemburghesi, preannunciata lo scorso 12 gennaio, in base alla quale Azimut allineerà il calcolo delle commissioni variabili (performance fee) alle nuove linee guida dell’Esma. Questo nuovo sistema di calcolo implicherà un TER per i clienti in linea con la media storica, con una componente ricorrente più elevata e l’introduzione di un sistema che, in caso di over o sottoperformance rispetto al benchmark, implichi un aggiustamento variabile di una parte delle commissioni ricorrenti con un cap a +/- 20% (“fulcrum fee”).
L’attività di Azimut nel 2021
La raccolta netta dei consulenti finanziari di Azimut nel 2021 è stata di 18,7 miliardi di euro, oltre quattro volte il risultato del 2020, anche grazie all’acquisizione di Sanctuary Wealth. Il business estero ha rappresentato il 40% del patrimonio complessivo. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestto a fine dicembre a 83,2 miliardi, in rialzo del 38% rispetto a fine dicembre 2020, di cui 54,1 miliardi riferiti alle masse gestite. Durante gli ultimi 3 anni (2019-2021), i clienti del gruppo hanno beneficiato di una performance media netta ponderata del +17%.
Azimut ha chiuso il progetto di bilancio al 31 dicembre 2021 con un utile netto consolidato di 605 milioni, in crescita del 59% rispetto allo scorso anno. Il Cda della società ha proposto la distribuzione di un dividendo di 1,30 euro per azione, che sarà pagato interamente per cassa. Il pagamento del dividendo avverrà il 25 maggio 2022, con stacco cedola il 23 maggio 2022 e record date 24 maggio 2022.