Mercati

Liquidità sui conti correnti e inflazione, gli errori da evitare secondo Tobagi (Invesco)

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Nel corso dell’evento Consulentia 2022 che si è tenuto a Roma la scorsa settimana abbiamo incontrato anche Luca Tobagi, investment strategist di Invesco, con il quale abbiamo affrontato il tema dell’inflazione e della volatilità dei mercati azioni in questo particolare momento storico.

Dott. Tobagi, la liquidità parcheggiata sui conti correnti dagli italiani continua ad aumentare, come potrebbe essere investita per evitare che venga erosa dall’inflazione?

La liquidità parcheggiata è il classico risparmio precauzionale alimentato dal timore. L‘inflazione alta può eroderne il valore reale e quindi dei risparmiatori accorti vorranno cercare di proteggerlo e accrescerlo. La liquidità è utile per approfittare dei momenti di calo dei mercati in particolare azionari, per investire gradualmente e metterla al lavoro con un’ottica di lungo periodo.
Il rialzo dei rendimenti obbligazionari e l’allargamento di alcuni spread sul credito possono consentire anche l’accumulazione di queste asset class in modo graduale: ora offrono rendimenti più interessanti e per la diversificazione di portafoglio possono essere utili. Chi può farlo potrebbe anche inserire una limitata posizione nelle materie prime: nel lungo periodo diversificano le posizioni azionarie.

 

Quali errori dovrebbe evitare un investitore in questo momento?

In fasi confuse e turbolente, in cui la percezione dei rischi supera quella delle opportunità e con un’inflazione alta, a cui non eravamo più abituati, uno dei rischi è mantenere una liquidità in eccesso. Un altro errore che si rischia di fare è quello di farsi condizionare dall’emotività e inseguire i movimenti di mercato, facendosi trasportare dalla volatilità e rischiando di sbagliare i tempi di ingresso e uscita dai mercati.
Meglio adottare un approccio disciplinato agli investimenti azionari, con investimenti regolari e magari avere il coraggio di andare controcorrente acquistando in particolare nei momenti di calo dei mercati.