(9Colonne) – Roma, 16 feb – Sarebbero un falso i diari di Mussolini la cui scoperta in uno studio di un notaio di Bellinzona era stata annunciata da Marcello Dell’Utri. Lo storico Emilio Gentile, già allievo di De Felice, il grafologo Roberto Travaglini e le perizie eseguite dall’Espresso, oggi in edicola, accertano che le cinque agende “non sono autentiche”. Sul settimanale i retroscena e la documentazione nello speciale che titola in prima pagina: “La vera storia dei falsi diari”. Il settimanale rivela, come sottolinea Bruno Gravagnuolo sull’Unità “addirittura degli strafalcioni dell’anonimo falsario, confusioni ed errori sui nomi che il Duce non poteva fare (Hegel per Engels, Niezsche per Nietzsche), cronologie sfasate. E ricopiature sgrammaticate dai giornali di passi spacciati per annotazioni del diarista. E in più c’è il Mussolini minimalista, banale, crespuscolare, buonista. Privo per Gentile di ogni verosimiglianza”. “Una storia vecchia, anzi vecchissima” sottolinea l’Unità che pubblica in prima pagina, sotto il titolo “Vi racconto i diari-bidone”, un intervento di Pasquale Chessa nel quale ricorda come “nel 1994, dopo la bufala del Sunday Telegraph, De Felice aveva tolto ogni credibilità a quelle agende in pelle”: Chessa fu il testimone oculare del falso del 2001 e autore nel 1994 di una intervista con De Felice che quegli stessi diari aveva giudicato ridicoli.
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