FMI (Kammer): “Con tassi più alti rischio debito per l’Italia”
A rischio la discesa del debito pubblico italiano e questo per effetto dell’aumento dei tassi e dell’indebolimento della crescita. A lanciare l’allarme Alfred Kammer, direttore dell’European Department al Fondo Monetario Internazionale.
“Chiaramente il rialzo dei tassi e l’indebolimento della crescita possono impedire al debito pubblico di scendere. Per limitare le preoccupazioni di sostenibilità, le risorse fiscali per l’attuale crisi energetica devono essere ben indirizzate. Anche se c’è spazio fiscale, l’effetto sui prezzi deve essere trasferito, in modo da avere una risposta sulla domanda nel settore dell’energia. Ma la parte più vulnerabile della popolazione dovrebbe essere protetta, così come le imprese indebolite” ha sostenuto Kammer.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.