Nuova tappa verso la normalità, dopo l‘emergenza pandemica, arriva con il primo maggio, data in cui ci saranno nuovi allentamenti soprattutto per quanto riguarda il green pass. Domani il Consiglio dei ministri fisserà le ultime regole, ma la situazione è già piuttosto chiara.
Mascherine al chiuso
Il 30 aprile scadrà l‘obbligo delle mascherine al chiuso, ma su questo punto una decisione definitiva verrà presa domani. Sembra, infatti, molto probabile che l’obbligo delle mascherine possa essere prorogato in alcuni casi, come su mezzi di trasporto quali aerei e treni, ma anche negli ospedali, nelle Rsa, in alcuni uffici a particolare rischio di assembramento. Ma anche in alcuni luoghi chiusi, come i teatri, le discoteche e i mezzi di trasporto. In questi ultimi, si continuerebbe inoltre a richiedere la Ffp2, mentre altrove potrebbe bastare la mascherina chirurgica. Sarebbe invece ancora aperta la discussione sulle regole per gli uffici pubblici .
Capitolo a parte è rappresentato dalla scuola. Con il decreto approvato a marzo, il governo ha già stabilito l’obbligo di indossare le mascherine nelle aule fino alla fine dell’anno scolastico “fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive”
“La proroga sarebbe di qualche settimana, in assenza di cambiamenti della situazione epidemiologica, ma ad ogni modo – ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – prevedo un’estate senza l’utilizzo delle mascherine”.
Stop al Green Pass
Al primo maggio il “lasciapassare” che in questi ultimi mesi era diventato fondamentale per limitare i contagi cessa di essere necessario in gran parte dei luoghi. Chiunque potrà quindi frequentare palestre e piscine, partecipare a feste, cerimonie e convegni, andare al cinema, a teatro e al ristorante. Se non arriverà una proroga dell’ultimo minuto, decadrà anche l’obbligo – in vigore fino al 30 aprile – di avere una delle certificazioni Covid per usufruire dei mezzi a lunga percorrenza e anche per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati
Come ha anticipato nei giorni scorsi il sottosegretario Costa, “dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno”. Questo non significa tuttavia che sparirà: “Semplicemente non verrà più richiesto e utilizzato, così come peraltro accaduto con la struttura commissariale”