(9Colonne) – Roma, 20 feb – Business Software Alliance (Bsa), l’organizzazione internazionale che si batte contro la duplicazione illegale di software, ha fornito i dati a consuntivo dell’anno 2006 per quanto riguarda le attività di contrasto all’impiego di software “pirata” nelle imprese: nell’intera regione EMEA (Europa, Medioriente e Africa) sono state 180.000 le azioni di enforcement intraprese nei confronti di aziende verso cui sussistevano fondati sospetti di utilizzo di software illecitamente duplicato, o comunque installato al di fuori dei regolari contratti di licenza. In Italia, in particolare, BSA è stata richiesta di fornire supporto tecnico per circa 200 operazioni di verifica effettuate dalla Guardia di Finanza. Nel corso di queste verifiche – un sottoinsieme delle migliaia di controlli effettuati ogni anno dalla GdF in materia di tutela del diritto d’autore – sono stati rinvenuti prodotti illecitamente duplicati in ben il 67% dei casi, per un controvalore complessivamente stimabile in circa 3.500.000 euro a prezzi di mercato. Vale la pena di sottolineare che, nell’ambito delle cause civili promosse da Bsa, l’incidenza del software illegale nelle imprese oggetto di verifiche è stata del 100% (ossia nessuna delle aziende in questione era in regola) e che tutte si sono concluse con una transazione stragiudiziale, senza gravare il sistema giuridico di nuovi procedimenti giudiziari.