(9Colonne) – Roma, 20 feb – Sono 6.800 le imprese di produzione e distribuzione cinematografica in Italia con un fatturato che nel 2005 ha rasentato i 2 miliardi di euro (esattamente 1.831 milioni) per il 57,5% provenienti dalla vendita all’utente finale di DVD e supporti per l’home video. Rispetto al 2000 gli incassi ai botteghini delle sale cinematografiche sono cresciute in termini reali del 16,7%, l’home video è cresciuto del 52,5% mentre i contributi statali sono diminuiti del 23%. I dati sono stati forniti dal direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, che ha anticipato alcuni risultati di una ricerca che verrà presentata a fine marzo. Gli addetti nel comparto dell’audiovisivo (produzione e distribuzione cinematografiche e attività radiotelevisive), al 2005, sono 96.097, mentre nel Lazio si stima un’occupazione di 36.300 addetti, pari al 37,8% del totale nazionale. Le figure professionali più richieste dalle imprese sono i tecnici del suono e i tecnici del montaggio segnalati dal 15,4% degli imprenditori, seguiti dagli amministratori di produzione (9,9% di richieste) e dagli organizzatori generali (6,6%). Anche quando si chiede di indicare una seconda figura, diversa dalla prima, i tecnici del suono e del montaggio ottengono le maggiori segnalazioni (il 14,7%), seguiti questa volta dai registi (13,2%) e dagli amministratori di produzione. I tecnici del montaggio e del suono risultano anche le figure più difficili da reperire sul mercato (precedono i registi e i direttori di produzione).