Le azioni di Tesla sono ingabbiate in un movimento laterale dallo scorso mese di ottobre e la recente decisione del fondatore Elon Musk di rilevare il controllo di Twitter ha compromesso questa difficile fase per il titolo quotato al Nasdaq.
Secondo diversi media, la pressione sulle azioni di Tesla deriva in gran parte dalle preoccupazioni su come Musk finanzierà l’acquisizione di Twitter. Il miliardario ha ottenuto un prestito di 12,5 miliardi di dollari garantito dalle sue azioni Tesla, possiede una partecipazione del 17% nella società di veicoli elettrici e altri 13 miliardi di dollari presi in prestito da Wall Street.
Musk ha accettato di pagare i restanti 21 miliardi di dollari, ma non ha detto come recupererà i fondi, alimentando le preoccupazioni degli investitori sul fatto che possa vendere una parte significativa delle sue azioni Tesla per coprire i costi finanziari dell’operazione.
Analisi tecnica titolo Tesla
In attesa di conoscere le prossime mosse di Musk nel medio periodo il trend di Tesla continua ad essere ribassista con un evidente susseguirsi di massimi decrescenti. Il prezzo attualmente poggia in prossimità del supporto a $875 e in caso di rottura di quest’ultimo si aprirebbe una cavalcata ribassista fino in zona $757.50. Se anche tale minimo dovesse cedere alle pressioni sell, allora il target più probabile sarà il minimo del 24 febbraio a $700.
Considerando il breve periodo invece notiamo che il trend di Tesla ha una bias direzionale rialzista, e in caso di forte reazione dei compratori al supporto in zona $875, i target successivi possibili sono: la resistenza a $975 e in un’ottica più ampia il livello a 1.092 dollari.