Economia

Banco BPM: l’analisi tecnica di medio e breve periodo

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Giornata fiacca per Banco BPM, che archivia la seduta con un ribasso dello 0,49%. L’esordio è stato positivo per il titolo che è partito a 3,062 Euro, collocandosi al di sotto dei livelli migliori del 28 aprile, per poi deteriorare progressivamente la performance nel corso della sessione.

Questa mattina Equita ha valutato gli istituti di credito italiani definendoli “resistenti, ma non immuni” al deterioramento del contesto macro, con “il conflitto tra Russia e Ucraina ancora in corso e un rallentamento economico destinato a diventare piú evidente nel corso dell’anno”.

In vista delle trimestrali bancarie, Equita prevede:

“L’impatto del conflitto sul settore, ad eccezione delle banche con esposizioni dirette a Russia/Ucraina, sia ancora limitato e complessivamente non rilevante per i trend che probabilmente emergeranno nei mesi successivi. Per questo motivo, riteniamo che, piú che sui risultati trimestrali, il focus sará sulle indicazioni che le banche forniranno sia sui segnali di deterioramento economico che sul fronte dei tassi di interesse”.

Analisi tecnica Banco BPM

Grafico giornaliero Banco BPM - Tradingview
[/media-credit] Grafico giornaliero Banco BPM – Tradingview

L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva di Banco BPM e base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’indice di riferimento, il FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Banco BPM rispetto all’indice.

Nel breve periodo il prezzo di Banco BPM sta congestionando nell’intervallo di prezzo tra 3,150 – 2,875. La forza dei buyers, dal punto di vista tecnico, non è stata sufficiente per rompere il top del range e attualmente, il prezzo poggia sul livello a 3 euro. In caso di rottura di tale livello, il prezzo si dirigerà direttamente verso il bottom del range, visto a 2,875. In presenza di una forte pressione sell, i livelli di supporto e quindi potenziali target al ribasso, sono  2,700 e 2,500.

Importanti da considerare per una possibile ripartenza al rialzo i supporti a 2,875 e il successivo a 2,700. In ottica rialzista al cedimento del massimo del range a 3,150, il primo target sarà a 3,330 euro (zona con gap volumetrico) e successivamente il massimo di febbraio a 3,600.