Non solo lotta all’evasione fiscale, le casse dello Stato si rimpinzano anche grazie agli errori dei contribuenti nella compilazione del Modello 730.
Dati alla mano, come riporta Il Sole 24 Ore, dai controlli automatizzati su oltre 40 milioni di dichiarazioni fiscali presentate annualmente dai contribuenti – tra 730, Iva, Irap e Redditi – il Fisco tricolore ha incassato nel 2021 circa 5,25 miliardi di euro. Un bel bottino considerando che a conti fatti rappresenta circa il 38% della somma recuperata lo scorso anno con la lotta ai furbetti che non pagano le tasse.
Cosa fare in caso di errori con il modello 730
Chi non ha dimestichezza con la denuncia dei redditi può avvalersi di un commercialista di fiducia o un Caf, sia se voglia presentare il modello 730 ordinario o in forma precompilata. Se però ci si accorge che chi ha prestato assistenza fiscale ha sbagliato, è nostro dovere comunicarglielo tempestivamente affinchè possa presentare un 730 rettificativo.
Se, invece, il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione, si parla di modello 730 integrativo. Il 730 integrativo è il modello che permette al contribuente di correggere gli eventuali errori commessi a proprio sfavore nel 730 originario: ad esempio non attribuendosi dei benefici fiscali spettanti, o magari dichiarando determinati redditi in misura più elevata. Da questi errori, in pratica, scaturisce sempre una situazione svantaggiosa per il contribuente, cioè una situazione fiscale da cui deriva o un debito maggiore oppure un rimborso inferiore al dovuto.
Per correggere allora questo tipo di situazione, occorre fare un 730 integrativo, la cui scadenza è fissata ogni anno al 25 ottobre. Attraverso tale dichiarazione integrativa si vanno a sanare gli errori o le omissioni commessi nel 730 originario, facendo così emergere una condizione di maggior credito o minor debito rispetto a quella risultante dalla dichiarazione errata. Infine la presentazione del modello integrativo è ammessa anche per correggere semplicemente i dati del sostituto d’imposta. Nello specifico esistono tre diverse tipologie di 730 integrativo:
- con codice 01, per correggere redditi dichiarati in eccesso, oppure per inserire oneri detraibili o deducibili dimenticati in precedenza;
- con codice 02, detto anche di tipo neutro, per correggere soltanto i riferimenti del sostituto d’imposta;
- con codice 03, per correggere contemporaneamente sia i dati del sostituto d’imposta che i redditi computati in eccesso o gli oneri detraibili e deducibili.