In attesa che in Europa si trovi una sintesi fra interessi contrastanti sul tetto al prezzo del gas, il governo Draghi aggiunge sul tavolo altri 14 miliardi per tentare di ridurre gli effetti del caro-vita, tra cui un bonus di 200 euro che sarà erogato a lavoratori e pensionati. Lo ha spiegato ieri il premier Mario Draghi, illustrando il decreto aiuti approvato in serata dal Cdm.
Si tratta di una cifra che vale più del doppio di quanto preventivato fino alla vigilia, con misure molto ampie che spaziano ancora dalla proroga del taglio delle accise sui carburanti all’allungamento dei termini per accedere al Superbonus per le villette, dagli aiuti alle imprese più colpite dalla guerra in Ucraina a misure per adeguare i costi degli appalti pubblici, per fronte agli aumenti eccezionali dei materiali.
Il via libera del Consiglio dei ministri è avvenuto senza il voto del Movimento 5 Stelle che non ha partecipato al voto in dissenso sulle norme per i rifiuti di Roma che danno poteri speciali al commissario per il Giubileo, con la possibilità della realizzazione del termovalorizzatore.
“I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi, che si aggiungono ai circa 15,5 miliardi dei precedenti, quindi siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, ovvero circa 2 punti percentuali del Pil. E vorrei far notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio” ha detto il presidente del consiglio.
Nel mese di aprile il tasso di inflazione è stato del 6,2%, leggero calo rispetto a marzo ma comunque ai livelli più alti degli ultimi 30 anni.
Bonus da 200 euro per 28 milioni di italiani
Quella attuale, ha messo in evidenza il premier, è una “situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali”. Non a caso, con il decreto aiuti “arriverà un bonus una tantum da 200 euro per dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati fino a 35mila euro di reddito“. Il bonus dovrebbe essere pagato a luglio per i pensionati e forse già a giugno per i lavoratori dipendenti.
Si tratta di un provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani, che richiederà stanziamenti per oltre sei miliardi. Una cifra che arriverà dalla tassa sugli extra-profitti, che sale al 25% (dal 10%), sulle aziende importatrici e produttrici di energia.
Ma sono diversi gli aiuti per le famiglie, ad esempio diventa retroattivo il bonus sociale per le bollette: eventuali pagamenti di somme eccedenti sarà automaticamente compensato in bolletta una volta presentato l’Isee. Arrivano poi aiuti per gli affitti (100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione) e anche per i trasporti pubblici.
Gli interventi per le imprese
Per quanto riguarda le Pmi, il Governo ha fatto sapere di aver esteso al 31 dicembre la garanzia sui prestiti bancari alle Pmi e alle imprese maggiori attraverso Sace.
Ci sarà inoltre un’estensione del credito di imposta per le energivore, ed arriva anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto alle aziende con forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia). Avranno invece una corsia rapida, grazie a una serie di semplificazioni, quelle che effettueranno investimenti oltre i 50 milioni di euro in produzioni strategiche.
Il governo interviene anche per far fronte alle difficoltà delle imprese che hanno preso appalti pubblici e che si trovano ad affrontare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Le Regioni entro il 31 luglio devono procedere ad un aggiornamento durante l’anno dei prezzari, e i maggiori importi che derivano dall’applicazione dei nuovi prezzari sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90%. Inoltre, a sostegno degli obiettivi del Pnrr arriva un fondo da 600 milioni di euro per le grandi città.