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Amazon: che cosa è successo al titolo nell’ultima settimana

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Dopo le librerie e i negozi fisici di articoli da regalo, Amazon chiuderà sei dei suoi punti vendita Whole foods market negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di tagliare le attività inefficienti, dopo che la scorsa settimana il colosso americano fondato da Jeff Bezos ha registrato la sua prima perdita trimestrale da sette anni. Le chiusure riguardano sei punti vendita (su 500 in totale) in Alabama, California, Massachusetts e Illinois.

“Mentre continuiamo a posizionare Whole foods market a lungo termine, valutiamo regolarmente le prestazioni e il potenziale di crescita di ciascuno dei nostri negozi e abbiamo preso la difficile decisione di chiudere sei negozi”, ha affermato una portavoce.

La notizia arriva dopo che lo scorso marzo Amazon aveva annunciato di voler chiudere tutte le 68 librerie, pop-up e negozi fisici che vendono giocattoli e articoli per la casa negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mettendo cosī la parola fine ad alcuni dei suoi esperimenti di vendita al dettaglio più longevi.
All’annuncio, Amazon ha detto anche di volersi concentrare maggiormente sui suoi mercati di generi alimentari, tra le poche attività in forte crescita nell’ultima trimestrale (vendite a $4.59miliardi, + 17% su base annua) e su un concetto di grande magazzino in futuro.

Amazon, pesano gli investimenti nelle auto elettriche

Ma veniamo ai conti. Nel primo trimestre 2022, Amazon ha registrato vendite nette in aumento del 7% a 116,4 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto ai 108,5 miliardi di dollari del primo trimestre 2021 e ai 116,3 miliardi di dollari attesi dal mercato. Il colosso dell’e-commerce ha registrato però una perdita netta di 3,8 miliardi di dollari, o 7,56 dollari per azione.

I dati hanno infatti messo in luce un rosso da 3,8 miliardi di dollari. Un crollo verticale rispetto a un anno fa quando, nello stesso periodo, il gruppo aveva registrato profitti per 8,1 miliardi. Ma è anche un tonfo rispetto alle previsioni degli analisti, che si aspettavano una crescita di 4,4 miliardi. Amazon ha attribuito il risultato negativo alle perdite legate agli investimenti nell’azienda produttrice di auto elettriche Rivian Automotive. La società, nella quale Amazon ha investito nel 2019 circa 700 milioni di dollari.

In Nord America, il mercato più grande dell’azienda, le vendite sono aumentate dell’8% mentre le spese operative sono aumentate del 16% a 71 miliardi di dollari.

Outlook difficile per i prossimi trimestre

Per il secondo trimestre dell’anno le vendite nette dovrebbero essere comprese tra 116 e 121 miliardi di dollari, o in crescita tra il 3% e il 7% rispetto al secondo trimestre 2021.
Anche in questo caso si tratta di numeri inferiori alla media degli analisti, che si aspettavano per Amazon, in media, indicazioni per ricavi a 125,5 miliardi di dollari. La perdita operativa dovrebbe essere compresa tra 1 e 3 miliardi di dollari, rispetto all’utile di 7,7 miliardi nel secondo trimestre 2021.

Il tracollo al Nasdaq

Pesanti le ripercussioni della deludente trimestrale sul titolo Amazon quotato al Nasdaq. Dall’annuncio dei conti del primo trimestre 2022 le azioni hanno perso quasi il 20% circa, portando a -30% il saldo negativo da inizio anno che si confronta con il -20% registrato dall’indice tecnologico Usa. Non è bastato nemmeno l’annuncio di un nuovo buy back e il frazionamento delle azioni per evitare il tracollo del titolo a Wall Street.