(9Colonne) – Roma, 23 feb – “Mi sono curato in Italia e credo che i dottori italiani siano fantastici. In Italia c’è un problema di infrastrutture, non di dottori”. Lo ha raccontato Flavio Briatore a LA7, ricordando la grave malattia che lo ha colpito, durante un’intervista rilasciata ad Alain Elkann che andrà in onda domattina. “Quando ti ammali – continua il team manager della Renault – ti accorgi di essere fragile e ti accorgi che le cose ‘vere’ sono poche. Ma il trauma è anche positivo perché ti fa capire quali sono gli amici veri e le persone a cui tieni. Capisci di non essere nessuno e che nessuna cosa materiale conta davvero.” Nel corso dell’intervista Briatore ha espresso qualche critica riguardo i risultati delle ultime elezioni: “In Italia comanda chi ha l’1 o il 2%. Siamo in ostaggio e non conosciamo davvero chi eleggiamo”. Briatore si definisce “un dittatore illuminista, uno che ascolta tutti e poi decide. Anche in Italia ce ne vorrebbe uno”. Quanto alle frequenti critiche sul suo stile di vita, Flavio Briatore ammette: “Io sono una star. Fin da quando avevo tre anni sapevo che un giorno avrei firmato degli autografi” e conclude: “Un uomo va giudicato per quello che fa fino alle dieci della sera. Dopo quell’ora, ognuno ha la sua libertà”.