(9Colonne) – Roma, 27 feb – Sabato 3 marzo ci sarà l’eclissi di Luna. Il fenomeno sarà visibile in tutte le sue fasi, nuvole permettendo, in Europa – Italia compresa – e in Asia Occidentale, a partire dalle 21:18 fino alle 3:23 ora italiana. Il periodo di massimo oscuramento del nostro satellite si verificherà tra le 23:44 e la una circa, quando la Luna si troverà interamente nel cono d’ombra della Terra. L’Istituto Nazionale di Astrofisica ha realizzato per l’occasione il sito www.guardacheluna.com, dove sono disponibili numerose informazioni sulla prossima eclissi, notizie storiche e utili consigli per seguire al meglio il fenomeno celeste. Anche se forse è poco noto, l’Italia è da sempre all’avanguardia nello studio della Luna. “In Italia studiamo la Luna dagli anni ’70” – ricorda Angioletta Coradini, direttrice dell’INAF-Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Roma. “Decine di ricercatori hanno avuto la possibilità di analizzare in vari laboratori italiani i campioni di rocce e polveri lunari raccolti dalle missioni Apollo della NASA e da quelle della ex Unione Sovietica”. Un lavoro che ha portato numerosi successi, tra cui la datazione del nostro satellite, stimata in 4,6 miliardi di anni e prove convincenti che la Luna si sia generata dalla Terra in seguito a un immane impatto sul nostro pianeta di un corpo celeste delle dimensioni di Marte, che ne avrebbe letteralmente strappato via parte della sua massa. Dopo un periodo in cui l’attenzione si è rivolta principalmente alle missioni verso i pianeti del nostro Sistema solare, la comunità scientifica internazionale torna a guardare con interesse la Luna. E l’Italia pure: ricercatori dell’INAF e delle Università italiane stanno infatti completando uno studio di fattibilità di missioni verso il nostro satellite interamente made in Italy.