La saga delle forniture di gas russo i paesi europei non conosce tregua: Gasum, il rifornitore di energia statale della Finlandia, ha appena annunciato che, a partire dalla giornata di domani, sabato 2 maggio, le importazioni di gas naturale dalla Russia saranno interrotte.
“A partire da domani – ha detto il ceo Mika Wiljanen, stando a quanto emerge dal comunicato – e nel corso dell’imminente stagione estiva, Gasum distribuirà gas naturale ai suoi clienti da altre fonti, attraverso il gasdotto del Baltico”.
“E’ davvero spiacevole che le forniture di gas naturale stabilite sulla base dei contratti vigenti vengano interrotte – ha continuato il ceo – Tuttavia, è da tempo che ci prepariamo a questa eventualità e, presupponendo che non si verifichino interruzioni nella nostra rete di distribuzione del gas, riusciremo a rifornire di gas tutti i nostri clienti, nell’arco dei prossimi mesi” , definendo comunque la decisione russa deplorevole.
Per la Finlandia il gas russo rappresenta solo il 5% del mix energetico del paese. A New York i future sul gas naturale segnano una flessione del 4,2% a 7,94 dollari.
Finlandia, quella del gas russo decisione attesa
La notizia non giunge inaspettata e arriva dopo la decisione della Finlandia e della Svezia di fare domanda di adesione alla Nato rinunciando così alla loro storica neutralità.
Già nei giorni scorsi la compagnia finlandese del gas, Gasum, aveva fatto trapelare la possibilità concreta che il flusso di gas per Helsinki proveniente da Mosca potesse essere interrotto entro la giornata di sabato.
Secondo quanto riferito nei giorni scorsi al quotidiano Helsingin Sanomat dall’ad di Gasum, Mika Wiljanen, da tempo la società si sta preparando per un possibile stop del gas da parte di Mosca. Wiljanen ha chiarito che al momento la società è in grado di «soddisfare le esigenze immediate durante la stagione estiva», sempre che non sorgano nuovi problemi.
Secondo il manager la vera «sfida sarà in inverno, quando il limite sarà la capacità del gasdotto Balticconnector tra Finlandia ed Estonia», che secondo le stime ufficiali non basterà a sostituire tutto il gas finora in arrivo da Mosca.