Economia

Vi manca il coraggio di investire? Guardate cosa ha fatto Samsung

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I momenti di volatilità di mercato, uniti alla crisi ucraina, all’inflazione, allo spettro della recessione e ai timori sul coronavirus e sul nuovo vaiolo delle scimmie, possono spaventare e paralizzare risparmiatori e imprese, spingendoli a rinviare a tempi migliori le decisioni di investimento.
Ma non a tutti manca il coraggio di mettere mano al portafoglio. Lo dimostra l’ultimo piano di investimenti del colosso cinese Samsung, presentato il 24 maggio scorso.

Cosa prevede il piano di investimenti di Samsung

Il colosso coreano ha presentato un massiccio piano di investimenti del valore di 360 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni. Non solo: l’80% dei capitali saranno destinati alla ricerca e sviluppo. La cifra stanziata è superiore di oltre un terzo rispetto all’ultimo piano quinquennale. Per implementare il piano, saranno creati 80 mila nuovi posti di lavoro “in prevalenza nelle attività principali, inclusi semiconduttori e biofarmaci” fino al 2026.

L’obiettivo dichiarato di Samsung è ampliare le sue attività nei semiconduttori e nella bioscienza, al fine di poter competere con maggior forza in settori considerati strategici per il futuro.  Il piano di investimenti porterebbe “una crescita a lungo termine nelle attività strategiche e aiuterebbe a rafforzare l’ecosistema industriale globale di tecnologie cruciali“, ha chiarito Samsung in una nota.

L’investimento “porterebbe avanti la produzione di massa di chip basati sul processo a 3 nanometri“, l’ultimo standard per ridurre ulteriormente le dimensioni dei semiconduttori (di cui attualmente c’è carenza) e per aumentare la potenza di calcolo. Grande attenzione anche sui biofarmaci con le sue controllate Samsung Biologics e Samsung Bioepis.

L’alleanza Usa-Samsung sui semiconduttori

L’annuncio di Samsung segue la visita di venerdì scorso dal presidente americano Joe Biden –  al suo primo viaggio in Asia come leader degli Stati Uniti – alla “fabbrica più grande al mondo di semiconduttori” a Pyeongtaek, alle porte di Seul, di Samsung Electronics. Il presidente Usa per l’occasione ha sottolineato il ruolo dell’azienda sudcoreana nella protezione delle catene di approvvigionamento globali di microchip.
Seul e Washington devono lavorare per “mantenere le nostre catene di approvvigionamento resilienti, affidabili e sicure”, aveva poi aggiunto Biden, definendo i semiconduttori prodotti lì come “una meraviglia dell’innovazione” e cruciali per l’economia globale. Samsung impiega circa 20.000 persone negli Stati Uniti e sono in corso i lavori per costruire un nuovo impianto di semiconduttori in Texas da 17 miliardi di dollari, la cui apertura è prevista per il 2024.