Nato come strumento per far ripartire l’economia partendo dal mercato immobiliare, dopo la crisi scoppiata a seguito della pandemia, il Superbonus al 110% si conferma particolarmente attraente per i contribuenti. A dimostrarlo i numeri snocciolati dal consueto report Enea sull’utilizzo del super ecobonus, aggiornato al 31 maggio 2022
Ebbene, gli investimenti ammessi alla detrazione al 110% continuano a crescere anche a maggio, toccando i 30,6 miliardi di euro. Un incremento di 3,2 miliardi rispetto a quanto registrato nel mese di aprile (27,4 miliardi), che conferma ancora una volta il trend positivo dell’accesso agli interventi agevolati con il maxi-incentivo, osservabile sin dai primi mesi del nuovo anno. Se a febbraio la crescita mensile toccava i 2,9 miliardi, da marzo la cifra si è spostata nell’ordine dei 3,1 miliardi, continuando a viaggiare ad un ritmo di 3,2 miliardi sia ad aprile che a maggio. Secondo i dati sull’andamento delle richieste di ammissione alla detrazione 110%, l’investimento medio complessivo continuerebbe a crescere al tasso del 2% anche nel quinto mese dell’anno, aggirandosi a maggio attorno ai 562,1 mila euro per i condomini, dei 113,1 mila euro per gli edifici unifamiliari e dei 97,7 mila euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti. In crescita del 10% anche il numero delle asseverazioni, ossia le certificazioni dei requisiti minimi e della congruità delle spese, passata dalle 155 mila di fine aprile alle 172 mila di fine maggio, con un monte di quasi 17 mila interventi in più nell’ultimo mese.
Ammonta invece a quasi 21,5 miliardi il valore dei lavori agevolati tramite 110% arrivati al traguardo del fine cantiere (70,1%), in aumento dello 0,2% rispetto a quanto registrato in aprile quando il dato aveva subito un ribasso rispetto a quanto osservato nel mese precedente. Quanto alle detrazioni al termine dei lavori già asseverati, ovvero l’onere a carico dello Stato per sostenere i bonus, a maggio il valore di queste ultime sarebbe salito a 33,7 miliardi, conto i quasi 30,2 miliardi di aprile.
L’unica percentuale ad essere leggermente scesa sia quella relativa agli interventi realizzati sui condomìni. Rispetto al 15,7% registrato a marzo e al 15,6% registrato ad aprile, il mese di maggio vede infatti ritornare a 15,5 punti (come a febbraio 2022) il totale delle asseverazioni condominiali. Tuttavia, in termini assoluti, i lavori sui condomìni sono circa la metà (48,9%) del totale dei cantieri, per un valore di circa 15 miliardi sui 30,6 totali di investimenti. La parte più consistente degli investimenti attivati fino ad oggi riguarderebbe dunque i condomìni. Il profilo è stato peraltro sottolineato anche dai dati sul 110% del Centro Studi Cni, che smentirebbero la teoria secondo cui il Superbonus venga usato per lo più per le cosiddette villette ed in particolare per le seconde case in luoghi di villeggiatura.
Superbonus 110%: cos’è, chi può beneficiarne e quando
Come ricorda l’Agenzia delle entrate sul suo sito, il Superbonus è l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. In particolare, il Superbonus spetta fino al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure:
- al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023
- al 70% per le spese sostenute nel 2024
- al 65% per le spese sostenute nel 2025
Tali scadenze sono valevoli per i condomini e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione, per gli interventi su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Sono compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, nonché quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione. Il Superbonus al 110% è fruibile inoltre fino al 31 dicembre 2023 per gli interventi effettuati dagli Iacp (ed enti con le stesse finalità sociali) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica, a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo. Stessa scadenza anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi su immobili assegnati in godimento ai propri soci.
In alternativa alla detrazione, si può beneficiare del Superbonus optando per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.