Editoriali

Il nostro mondo non finisce qui, l’editoriale del magazine Wall Street Italia di giugno

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Come facciamo a ricostruire la fiducia che abbiamo smarrito? Come facciamo a guardare avanti senza paura? A chi o cosa ci affidiamo per orientare le nostre scelte future? Non serve pensare a guru o a santoni dell’ultimo momento. Basta guardarsi attorno. Basta guardarsi attorno ed essere attenti osservatori. Leggere i particolari ci può aiutare. Di storie capaci di cambiare la nostra prospettiva ce ne sono tante.

Ed allora approfitto di questo spazio per raccontarvene una anche io. 360 miliardi di dollari di investimenti nei prossimi 5 anni. La cifra è davvero impressionante e riguarda il piano industriale quinquennale di una delle più grandi aziende al mondo: Samsung. Si tratta di un piano dalle dimensioni monstre che vede l’impresa coreana investire su un futuro che non la spaventa certamente. Perché cito questo dato? Perché mi fa riflettere sul mondo che vorrei, anzi meglio, sul mondo che in qualche modo esiste già ma di cui si rendono conto in pochi. E quei pochi sanno come approfittarne.

Inutile sottolinearlo, anche se vale la pena ricordarlo. Il contesto in cui ci muoviamo è estremamente in bilico. La guerra sta mettendo a dura prova i sistemi di logistica internazionali, oltre ad amplificare la carenza di materie prime nel mondo. C’è il problema dell’energia, c’è l’inflazione, che erode patrimoni e fa crescere i tassi d’interesse. Le nostre menti sono state scosse prima dalla pandemia, poi dallo scoppio della guerra stessa e da un coinvolgimento molto più diretto di quanto non fosse mai accaduto dalla fine della seconda guerra mondiale in poi. È per questo che guardare con fiducia al futuro oggi è sempre più difficile.
E se non si ha la giusta visione del futuro si fa fatica ad avere voglia di investire, di creare quel percorso prospettico che ci porta a sognare, immaginare, costruire.

Non c’è fiducia se cadono le bombe, ci fa paura pensare di rimanere senza riscaldamento l’inverno prossimo. Poi arriva Samsung, con i suoi 360 miliardi di dollari di investimento ed è come se ci avessero preso a schiaffi. È come se le foto di guerra, pandemia, di navi incagliate nella catena produttiva sparissero di colpo. Samsung e i suoi 360 miliardi di investimenti ci fanno capire che ci sono prospettive nuove da cui ripartire, da cui poter ripartire. Il nostro mondo non finisce qui. Può finire la globalizzazione, può bloccarsi per qualche tempo il flusso di gas. Ma tutte le Samsung del mondo, sanno cosa fare…e noi?

Leggi il sommario del numero di giugno del magazine Wall Street Italia