(9Colonne) – Bruxelles, 6 mar – Si chiama “Second Life”, anche se sta diventando sempre più simile a una fotocopia della vita reale. Dopo che numerosi negozi hanno aperto una loro succursale nel mondo on-line, che la Reuters ha inviato un corrispondente che aggiorna i lettori su quando accade nelle città degli “avatar”, che i candidati alle presidenziali francesi vi si sono trasferiti per i loro comizi e che addirittura il ministro Di Pietro ha deciso di comprare un’isola per trasformarla in un avamposto sul web dell’Italia dei Valori (scatenando peraltro le proteste dei residenti virtuali), anche l’Unione europea ha deciso che è giunto il momento di aprire una succursale su Second Life. “E’ di certo un’idea che stiamo valutando”, ha detto Mikolaj Dowgielewicz, portavoce del commissario europeo alle Comunicazioni, Margot Wallstrom. Un ufficio dell’Ue nel mondo virtuale, ha spiegato Dowgielewicz, farebbe parte del progetto della Commissione di avvicinarsi ai cittadini e comunicare con loro in maniera più efficace, “dal momento che le istituzioni continentali sono ancora deboli in qualche area della comunicazione”. La Ue non sarebbe peraltro la prima istituzione a fare la sua comparsa nel mondo virtuale: il governo svedese vi ha infatti già aperto un’ambasciata.