All’interno di un palazzo Liberty affacciato sul mare si trova l’albergo simbolo delle vacanze di lusso del litorale ligure
A cura di Francesca Gastaldi
La caratteristica facciata bianca ornata da file di persiane turchesi è ormai parte del paesaggio lungo la litoranea che dal centro di Santa Margherita Ligure conduce a Portofino. Il palazzo Liberty dall’inconfondibile profilo è infatti quello del Grand Hotel Miramare, albergo di lusso che custodisce una lunga storia iniziata nel 1903. È proprio dalla terrazza panoramica del Miramare che, nell’agosto del 1933, Guglielmo Marconi trasmise il primo segnale radiotelegrafico e radiotelefonico della storia. Vero monumento dell’ospitalità, l’hotel ha attraversato epoche diverse mantenendo intatto il proprio fascino fino al 1945, anno in cui venne acquistato da Giovanni Fustinoni. Sotto la guida dell’imprenditore milanese e della moglie Franca, il Miramare è diventato una delle mete preferite dal jet set internazionale anche grazie al mondano Barracuda, lo stabilimento balneare e night club dell’hotel.
La facciata e il giardino dell’albergo
Ancora oggi la cifra stilistica del “Mira”, come affettuosamente viene chiamato da Andrea Fustinoni, attuale managing director dell’hotel, è il perfetto equilibrio tra la nobile tradizione del passato e lo spirito moderno. Soffitti alti decorati da stucchi, pareti chiare con sfumature pastello che rimandano alla tradizione pittorica ligure e arredi classici come poltrone e letti con originali testate in ottone bronzato, caratterizzano infatti le 75 camere e suite dell’albergo. Inaugurata quest’anno come parte del progetto di rinnovamento dell’hotel, la Suite Miramare rende omaggio al design italiano e alla figura di Gio Ponti. Situata al quinto piano, con una vista impareggiabile sul mare, lo spazio vanta arredi come la famosa sedia Super leggera ideata da Ponti su ispirazione della chiavarina del Tigullio. Sopra il divano, invece, si può ammirare Bluestar, una fotografia dell’americana Eileen Quinlan, parte della collezione di arte contemporanea miramART custodita negli spazi dell’hotel.
L’American bar Le Colonne e la Suite Miramare
A rendere ancora più suggestivo il soggiorno al Miramare è anche il grande parco che dal retro dell’albergo si estende verso le prime pendici del Monte di Portofino: qui sono state preservate le specie arboree originarie dei giardini della regione, tra cui pini marittimi, palme e olivi, intervallati da fioriture di ortensie e iris. Il giardino mediterraneo costituisce lo sfondo ideale per la piscina dell’hotel dalla forma irregolare in stile anni ‘70.
Vera chicca all’interno del Miramare è l’American bar Le Colonne: il bancone è stato realizzato con delle pale d’altare, mentre le colonne, da cui il bar prende il nome, costituiscono il tratto peculiare del dehor con tavolini e seggioline in ferro battuto bianco dove ci si può fermare per un aperitivo o uno spuntino con vista sul Golfo del Tigullio. Il centro benessere eSPAce è l’ideale per una pausa rigenerante e non può mancare una visita al Barracuda bar, creato su disegno dell’architetto Andrea Zegna, dove è possibile ripercorrere, attraverso una piccola galleria fotografica, la storia del Miramare e delle tante celebrities che vi hanno soggiornato.
Specialità liguri con vista. Un salone nelle tonalità del bianco e dell’azzurro, che nella bella stagione apre sulla terrazza panoramica, è la cornice del Vistamare: il ristorante dell’hotel guidato dallo chef Claudio Fortuna propone una cucina basata sulla qualità degli ingredienti e sulla stagionalità delle materie prime. Su eleganti tovagliati di lino, che rievocano atmosfere dei primi del ‘900, vengono serviti i piatti della tradizione ligure rivisitati con spunti internazionali. Dal crudo di pesce Miramare con gamberi di Santa Margherita alle trenette con farina di ceci al pesto genovese e spuma al pecorino, fino al baccalà all’olio extra vergine ligure con emulsione di piselli e crema acidula.