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WALL STREET RIPRENDE FIATO DOPO IL RALLY

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Gli indici americani hanno terminato in calo una seduta caratterizzata da un volume di scambi ridotto rispetto agli ultimi giorni, dopo che gli investitori hanno metabolizzato il forte rialzo di ieri (migliore performance giornaliera da luglio dello scorso anno), che ha permesso un parziale recupero delle ingenti perdite riportate con il sell-off della scorsa settimana. Il Dow Jones e’ arretrato dello 0.15%a 12189, l’S&P500 dello 0.27% a 1391, il Nasdaq ha ceduto lo 0.44% a 2374.

Gli analisti sono divisi sul futuro corso dei listini. Per molti l’ondata di vendite che ha bruciato trilioni di dollari sui mercati globali non ha ancora raggiunto un punto di bottom e potrebbe riprendere nei prossimi giorni, per altri si e’ trattato di una semplice correzione e i listini sono ben posizionati a risalire.

Con molte probabilita’ i mercati si sposteranno in trading range anche nella giornata di domani, per poi reagire nel fine settimana alla pubblicazione dell’importantissimo rapporto occupazionale che dovrebbe fornire maggiori informazioni sulla dinamica del comparto del lavoro. Intanto i numeri diffusi recentemente sul settore privato hanno sollevato non poche preoccupazioni poiche’ attestatesi ad un terzo del valore dello scorso mese (per saperne di piu’ visita la sezione Target News)

Notizie contrastate sono poi emerse anche dal Beige Book stilato dalla Fed, il consueto rapporto sull’economia americana, che ha dimostrato una moderata espansione della crescita economica nella maggior parte del Paese, associata ad una fase di rallentamento in alcune aree. Inoltre, nonostante alcuni segnali di stabilizzazione, il mercato delle case continua a risultare debole; resta intatto il panorama inflazionistico con i prezzi poco variati rispetto agli ultimi mesi.

A creare un relativo nervosismo tra gli operatori e’ stato anche il rally del greggio, salito di $1.13 (+1.9%) ai massimi di una settimana ($61.82 al barile), dopo che gli ultimi dati sulle scorte settimanali hanno evidenziato un inatteso calo delle riserve di greggio, associato ad una flessione superiore alle stime di quelle di prodotti distillati e benzina (clicca su Target News
per i dettagli).

All’interno del Dow Jones, le migliori performance sono state registrate da Hewlett Packard ([[HPQ]]), Boeing ([[BA]]), Caterpillar ([[CAT]]) ed Exxon Mobil ([[XOM]]). Sotto pressione, invece, Verizon ([[VZ]]), AT&T ([[T]])e Procter & Gamble ([[PG]]).

A livello settoriale, sono avanzati i comparti dei servizi petroliferi e dei trasporti, hanno chiuso in calo il settore bancario e quello Internet (neanche Google
e’ riuscito ad avanzare nonostante l’upgrade di UBS).

Hanno continuato ad attirare l’attenzione degli investitori i titoli delle societa’ attive nel comparto dei mutui ipotecari dopo le notizie riguardanti le insolvenze da parte di grossi istituti di credito. New Century Financial ([[NEW]]) ha continuato la fase di graduale recupero dopo essere crollato del 70% in avvvio di settimana, Accredited Home Lenders ([[LEND]]) ha invece esteso lo scivolone. Gli investitori sono preoccupati sul fatto che le nuove condizioni nella concessione dei crediti possano inficiare sullo sviluppo immobiliare ed economico.

Sugli altri mercati, sul valutario l’euro ha recuperato terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3178. L’oro e’ avanzato di $6.70 a $652.90 l’oncia. In recupero i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.497% dal 4.5280% di martedi’.