(9Colonne) – Milano, 8 mar – Da oggi al 9 aprile al Pac di Milano si presentano una trentina dei talenti più interessanti della street art italiana. Considerata per anni un semplice prodotto della sottocultura di massa, la tradizione del graffitismo, del writing e della street art intesa nel suo senso più allargato è oggi arrivata a irrompere con forza sulla scena artistica “ufficiale”. Complice, a Milano, lo sdoganamento operato da parte di Vittorio Sgarbi, nella sua veste di assessore alla Cultura del Comune. Sospesi tra la necessità di adeguare i loro lavori agli spazi puliti e formalmente asettici del museo e la freschezza di opere concepite, sempre e comunque, per la strada, questi artisti mostrano l’altra faccia dell’arte degli anni a venire: un’arte che si nutre di un’estetica diffusa che ha le sue radici nel writing storico e nell’estetica della bomboletta spray, ma che si nutre anche di idee nuove e di nuove forme di comunicazione diffusa, delle tecniche di “guerrilla marketing” come dei linguaggi e delle tecniche più nuove, dagli stickers agli stencils alle tante forme di “disordinazione urbana” presenti ormai ovunque nelle città di oggi. A fine esposizione, alcune opere saranno battute all’asta dalla Porro & C. , importante casa d’aste milanese che per la prima volta pone la propria esperienza a sostegno di questa “particolare” arte contemporanea.