Il rum distillato da César Martí, il più giovane Maestro Ronero di Cuba, si è ufficialmente presentato negli spazi di Fonderia Napoleonica
A cura di redazione Wall Street Italia
Cuba: una terra di contrasti e di magia, così come i suoi rum. In quest’isola, regioni diverse ospitano paesaggi con peculiari terroir che danno origine a distillati unici che variano per colore, gusto e carattere. Oggi, uno spicca fra tutti: Eminente, che affonda le proprie radici nel lato più selvaggio della “Isla del cocodrilo” (è così che i locali chiamano infatti Cuba, la cui forma ricorda proprio quella del coccodrillo).
Eminente Reserva
Un rum che unisce il meglio di due stili: quello del rum prodotto nell’area dell’Avana, definito Occidente, rinomato per il suo aroma intenso, secco, incisivo e il rum Oriente, sul versante opposto dell’isola, che è invece morbido e fruttato. Distillato da César Martí, oggi il più giovane dei dieci Maestros Roneros cubani in vita, Eminente Reserva è lasciato invecchiare 7 anni in botti di quercia ex-Bourbon ed è realizzato con il 70% di aguardientes (la porzione più alta tra tutti i rum cubani esistenti oggi). Oggi è uno dei pochi rum cubani a conseguire la ‘Denominación de Origen Protegida’.
Nato nel 2020 come nuovo gioiello della divisione distillati del gruppo Moët Hennessy, Eminente si è ufficialmente presentato in Italia il 14 giugno negli spazi di Fonderia Napoleonica a Milano. Ed è stato l’ingrediente ideale di drink come La Colada Diferente, rivisitazione della classica Piña Colada, con succo di lime, mix di purea e latte di cocco e infuso all’ananas, e del Canchánchara, composto da soli tre – ma fondamentali – ingredienti: rum, miele e succo di lime.
I cocktails La Colada Diferente e il Canchánchara
La serata Eminente negli spazi della Fonderia Napoleonica a Milano
Durante la serata gli ospiti hanno potuto scoprire il fresco e robusto gusto di questo rum al tempo stesso morbido e complesso. Il suo stile di distillazione è considerato uno dei segreti meglio custoditi di una Cuba inaspettata e segreta, quella Cuba lontana dall’immaginario collettivo dell’isola che non è solo auto d’epoca e case coloniali.
Ad accompagnare la degustazione, la proposta gastronomica studiata da Pedro Fiol, proprietario di Monkey in the City, ristorante che ha portato nel capoluogo meneghino una Cuba diversa, dove una cucina fresca e contemporanea racconta storie di famiglie e di popoli lontani.