Ultime ore per annullare la dichiarazione precompilata del 730, disponibile online dal 23 maggio scorso nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Entro il 20 giugno 2022 il contribuente che ha già trasmesso il 730 e riscontra un errore, o si accorge di non aver indicato tutti gli elementi, deve annullare la dichiarazione precedente e inviarne una nuova, tramite l’applicazione web.
Come annullare il 730 errato
L’annullamento del modello 730 inviato può essere effettuato una sola volta e deve avvenire entro il 20 giugno 2022. Tutti i dati inseriti dal contribuente saranno cancellati e sarà di nuovo disponibile la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate. Per annullare il modello 730 è necessario che lo stato della ricevuta dell’invio risulti con la dicitura “Elaborato” e occorre accedere all’applicazione con le stesse credenziali utilizzate per l’invio. Se è stato compilato anche Redditi aggiuntivo o correttivo del 730, bisogna prima cancellare i dati inseriti, cliccando su “Ripristina” nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”. Quando si annulla il modello 730 inviato, automaticamente viene rimosso anche il modello F24 eventualmente predisposto e nella sezione “Ricevute” è possibile controllare e stampare le ricevute dell’annullamento. Nel caso di dichiarazione congiunta, l’operazione di annullamento può essere richiesta solo dal dichiarante. Infine, se si annulla il 730, all’Agenzia delle Entrate non risulta presentata alcuna dichiarazione e, pertanto, occorre trasmetterne una nuova, altrimenti la dichiarazione risulterà omessa. L’invio del nuovo 730 può essere fatto dopo che sono trascorse 24/48 ore dall’annullamento del precedente.
Inoltre si ricorda che, se è già stato inviato un 730 e si ha la necessità di completare o correggere la dichiarazione, è possibile inviare, entro il 30 novembre 2022, “Redditi aggiuntivo” oppure “Redditi correttivo”.
Modello 730 precompilato: cos’è
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti, sul proprio sito internet, la dichiarazione precompilata, sia per chi presenta il modello 730 sia per chi presenta il modello Redditi. Si tratta di una vera e propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia, nella quale sono già inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve verificare se i dati inseriti sono corretti. Quindi, a seconda dei casi, può:
- accettare la dichiarazione (solo se sceglie il modello 730) senza fare modifiche;
- rettificare i dati non corretti;
- integrare la dichiarazione per inserire, per esempio, altre spese deducibili o detraibili non presenti;
- inviare la dichiarazione direttamente all’Agenzia delle Entrate.
A partire dal 23 maggio 2022, in un’area autenticata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la dichiarazione precompilata 2022 (730 e Redditi) e il relativo foglio riepilogativo. Potrà essere inviata, se si sceglie il modello 730, fino al 30 settembre 2022. Il 30 novembre 2022 è invece la scadenza per l’invio del modello Redditi. Per accedere occorre essere in possesso di:
- SPID – “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale” per accedere ai servizi della pubblica amministrazione;
- Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Cosa contiene il modello precompilato?
Il 730 precompilato include i dati della Certificazione unica (Cu), i compensi di lavoro autonomo occasionale indicati nella Certificazione unica – sezione Lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, i dati sulle locazioni brevi (corrispettivi e ritenute) contenuti nella Certificazione unica, gli interessi passivi sui mutui, i premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni, le spese sanitarie e i relativi rimborsi comunicati da medici, farmacie, strutture sanitarie accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari, bonifici riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo degli immobili ristrutturati e per la riqualificazione energetica degli edifici, e spese per interventi per i quali si può usufruire del “Superbonus” e quelle per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Oltre ad avere il modello già compilato, in cui sono stati già inseriti la maggior parte dei dati e calcolate le imposte da pagare o il rimborso da incassare, il contribuente che utilizza il 730 precompilato deve solo preoccuparsi di verificare l’esattezza e la completezza dei dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate e, se necessario, integrarli o modificarli e può usufruire di importanti vantaggi sui controlli.