Economia

Criptovalute, scoperta una nuova truffa a Roma Nord

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Promettevano grandi e rapidi guadagni investendo in una moneta virtuale chiamata Hu. Ma era tutto un bluff. Le vittime della nuova truffa sulle criptovalute sono stati imprenditori e risparmiatori di Roma Nord.

Come funzionava la truffa

Lo schema della truffa era ben preciso: per attrarre più persone a investire in Hu, inizialmente i malcapitati erano pagati le quote versate da nuovi ignari investitori. Un modello ben congegnato, che ha attratto imprenditori e professionisti romani, abbindolati tra un aperitivo e una partita di padel, un esercito di piccoli e abbienti investitori di Roma Nord, che in cambio di un generoso deposito di soldi, ottenevano un portafogli virtuale con delle monete chiamate Hu. Uno specchietto per le allodole, visto che tutto è sparito con la cancellazione del canale Telegram utilizzato, all’inizio, come “coordinamento” e neanche un centesimo dei soldi “investiti” dalle vittime è stato realmente utilizzato per l’acquisto della “fruttuosa” moneta virtuale.

Sono in corso le indagini per provare a capire chi si celasse dietro al “coordinamento” del canale Telegram. Tuttavia, la questione potrebbe complicarsi ulteriormente proprio per via del passaparola, dato che coloro che hanno partecipato potrebbero essere accusati di “esercizio abusivo della professione” per aver proposto ad altre persone degli investimenti senza essere iscritti all’albo dei consulenti finanziari.

Un truffa con uno schema Ponzi simile era stata scoperta un anno fa all’incirca in Alto Adige dalla Guardia di Finanza.  A farne le spese 3.700 malcapitati che avevano fatto versamenti verso l’estero per circa 11 milioni di euro, inconsapevoli della truffa.

Come difendersi dalle truffe con le criptovalute

Chi volesse investire nell’universo della moneta digitale tenendosi alla larga dai delinquenti, è bene che conosca tre segnali di avvertimento che riporta il sito Doveinvestire.com. In primo luogo è bene verificare l’esistenza della blockchain. Le criptovalute operano su reti blockchain. Non è necessario sapere esattamente come funziona, ma è necessario sapere che senza di essa i token crittografici non possono esistere.

Diffidate da chi vi dice la blockchain è ‘in sviluppo’ o ‘in procinto di essere rilasciata’ […] Qualsiasi blockchain legittimo avrà un sito web di accompagnamento che consente di esplorare o scansionare le transazioni per verificarne l’esistenza.

Digita il nome del token e ‘blockchain explorer‘ o ‘blockchain scan‘ in un motore di ricerca per trovarlo. Se il token ha una propria rete blockchain (o sta operando su Ethereum), dovresti essere in grado di vedere se le cose stanno andando bene lì, con molte attività recenti.

In secondo luogo, occhi aperti quando si chiede di consigliare l’investimento agli ‘amici’. Spesso i truffatori promettono ritorni stellari se convinciamo altri nostri amici a seguirci nell’investimento o ci lasciamo “sedurre” da persone poco professionali. Come accaduto anche con la truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Trento. Infine, è bene sapere che quando si tratta di criptovalute, come in realtà di qualsiasi bene su cui investe, il rischio zero non esiste.

Non esiste un supercomputer, uno strumento di intelligenza artificiale o una bacchetta magica in grado di garantire qualcosa nel mondo crittografico. Se qualcuno afferma che può rimuovere l’elemento di rischio dalle criptovalute per te, sta cercando di truffarti.