Editoriali

In Italia salgono inflazione e tassi d’interesse. Che fare a casa e sui mercati?

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L’Italia traina l’inflazione europea. Dopo una lieve riduzione a maggio grazie agli incentivi del governo e a una ritrovata stabilità economica, il carrello della spesa ha ripreso a correre, come non accadeva dal 1986. Venerdì infatti l’Istat ha certificato per il nostro paese un balzo dell’inflazione dell’8%, contro il precedente 6,8%. Va peggio in Europa, dopo l’inflazione ha toccato l’8,5% crescendo di oltre un punto percentuale e spingendo in alto il costo della vita nel Vecchio Continente.

Che fare sui mercati con l’inflazione?

Vista la situazione, a livello macroeconomico la Bce sarà costretta a intervenire in modo deciso sui tassi di interesse, riempiendo, di fatto, un mercato obbligazionario che era sparito da anni, in pratica dal “Whatever it takes” di Draghi, che aveva mandato i tassi sotto zero.

A livello microeconomico, occorre competenza in termini di gestione del portafoglio. Le azioni sono semplici da gestire: bisogna diversificare al massimo e aspettare il giusto tempo di realizzo. Più difficile invece è gestire i bond, perché richiedono competenze che non tutti hanno. Per questi motivi, la gestione “fai da te” potrebbe essere addirittura deleteria. Meglio è affidarsi a un consulente finanziario esperto, che sia capace generare livelli di redditività assolutamente interessanti.

Ma l’inflazione così alta, su cui incide ormai quasi per il 50% il costo dell’energia, potrebbe rientrare con la stessa velocità con cui si è palesata dopo anni di letargo. Servirebbero la fine della guerra e un ritorno alla normalità cui è complicato pensare in questo momento. Ma qualche spiraglio di pace c’è: a parte le dichiarazioni roboanti di Putin, Stoltenberg e Draghi,  la diplomazia continua a lavorare dietro le quinte.

L’abbandono da parte dei russi dell’isola dei serpenti è un segnale chiaro: la Russia lascerà passare le navi cariche di grano destinate ai paesi più poveri del mondo. Inoltre, è stata annunciata la presenza di Putin al G20 di ottobre in Indonesia. Sarà vero?

Che fare a casa?

Chiudo lasciandovi un consiglio di economia “domestica”: preparate in casa una stufa a legna, un caminetto o iniziate a pensare a soluzioni di energia fotovoltaica. Infatti, la quota di gas destinata all’Italia dalla Russia si sta riducendo sempre di più e magari potrebbe essere chiusa definitivamente all’approssimarsi dei mesi più freddi. In tal senso, è importante attrezzarsi per ottenere quell’indipendenza energetica che quest’anno rischia di essere necessaria come non mai.

Altrimenti rischiamo di passare un Natale a lume di candela invece che con le traduzionali luminarie. Se da un lato potrebbe essere più romantico, battere i denti per il freddo non lo è affatto. E voi direte: perché preoccuparsi del Natale in piena estate? Giustissimo, se non fosse che siamo in guerra, comunque la si chiami.